Non ha mai nascosto di essere “lontano” dalle idee e le proposte del Presidente uscente Donald Trump, così come non “nasconde” ora la piena soddisfazione della nomina alle ultime Elezioni Usa 2020 dello sfidante democratico Joe Biden: è Papa Francesco il protagonista della telefonata al Presidente eletto, avvenuta nelle scorse ore. Mentre ormai quasi tutti i leader mondiali ed europei hanno contattato Biden per impostare il dialogo-confronto per i prossimi 4 anni (tutti tranne il Premier Giuseppe Conte, come spieghiamo qui), arriva anche l’attesa telefonata tra i due leader mondiali non così distanti su molti temi della campagna elettorale Dem. È lo staff di Biden a riportare il contenuto della telefonata partita dal Vaticano: «Papa Francesco ha offerto le sue benedizioni e congratulazioni al presidente eletto degli Stati Uniti, Joe Biden», spiegano da Wilmington, Delaware. «Il presidente eletto ha ringraziato Sua Santità per aver offerto benedizioni e congratulazioni e ha evidenziato il suo apprezzamento per la leadership di Sua Santità nel promuovere la pace, la riconciliazione e i legami comuni dell’umanità in tutto il mondo».



LA CHIAMATA DEL PAPA

È sui temi specifici che Papa Francesco trova e troverà particolare “sintonia” con la nuova presidenza della Casa Bianca: «Biden ha espresso il forte desiderio di di lavorare insieme sulla base di valori comuni, nel riconoscimento della dignità e dell’uguaglianza di tutto il genere umano, la cura delle persone ai margini e dei poveri, la lotta al cambiamento climatico e l’accoglienza e l’integrazione dei migranti e dei rifugiati in tutte le comunità», ricostruisce l’ufficio stampa del Partito Democratico Usa. Va ricordato che Joe Biden è il primo Presidente cattolico dopo John Fitzgerald Kennedy e già in campagna elettorale si era distinto per la piena sintonia sui temi globali rilanciati da Papa Bergoglio nel corso del suo magistero, dall’attenzione ai temi climatici (imminente il rientro degli Usa nell’Accordo di Parigi non appena Biden entrerà alla Casa Bianca nel 2021) alla cura di poveri e migranti, in aperta contrapposizione su quella contrapposizione tra “muri” e “ponti” che più volte il Santo Padre ha evidenziato in aperta critica alle politiche di Trump, Bolsonaro e in maniera più ridotta anche a Salvini e Orban.



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