In occasione dei sessant’anni di matrimonio con la sua Lucia, Lino Banfi ha ricevuto una chiamata speciale e l’invito inaspettato a Santa Marta, dove Papa Francesco lo attendeva per l’incontro che i due si erano promessi da mesi. A svelarlo è lo stesso attore comico pugliese, che dopo aver ricevuto dal Santo Padre il via libera a raccontare l’incontro avvenuto nelle scorse ore, ha spiegato ad Adnkronos cosa si sono detti e come il Papa, in questo momento complicato per tutto il mondo con la guerra in Ucraina, lo ha accolto paragonandolo addirittura al presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
Lino Banfi e Zelensky hanno infatti qualcosa in comune, ovvero il bagaglio professionale da attore comico. Se l’ucraino è arrivato a essere presidente del Paese, il Papa ha augurato il meglio a Banfi: “Attore comico come un capo di una nazione in guerra (riferito al presidente ucraino Zelensky). Sarebbe bello vi conosceste”. Allora Banfi ha ribattuto: “Ci pensi lei Santo Padre a farci conoscere appena finirà la guerra. La terremo di buon umore insieme. Ho chiesto il permesso al Papa di raccontare l’incontro e a questo punto mi ha raccomandato di dire ai media che gli attori comici sono molto importanti e mi ha detto che la nostra è una missione”.
PAPA FRANCESCO E LINO BANFI, COSA SI SONO DETTI
Nel corso dell’intervista ad Adnkronos Lino Banfi ha raccontato di più sull’incontro con Papa Francesco: “Ho detto al Papa che lo ammiro molto e che gli sono grato per avere incontrato un semplice attore. Se fossi al governo avvicinerei alla bandiera del Quirinale quella dell’Ucraina per fare vedere che siamo vicini a questo popolo che soffre tanto. E quando Zelensky verrà da lei in udienza, un giorno, organizziamo uno spettacolo: il nonno d’Italia e il capo dell’Ucraina lavorano per lei. Lui ha sorriso”.
Banfi ha sdrammatizzato poi con un paio di barzellette su padre Pio e alla fine il Papa gli ha donato un volume della Statio Orbis con dedica: “Al mio amico Lino Banfi, nonno d’Italia, con gratitudine per tutto il bene che fa, con la mia preghiera e la mia benedizione per il sessantesimo anniversario di matrimonio chiedendogli di pregare per me come io prego per lui”. L’incontro è terminato con una battuta di Banfi su Putin: “Quando il Papa si è alzato aveva il ginocchio dolorante e io ho detto: ‘Oggi fa il cattivello, allora lo chiami Vladimir’”.