PAPA FRANCESCO ALL’ANGELUS: “TRAGEDIA CUTRO, FERMARE I TRAFFICANTI DI ESSERI UMANI!”
Il tema dei migranti e delle tragedie in mare non è certo qualcosa di cui Papa Francesco si occupa “solo” dopo devastanti notizie come quelle giunte da Cutro negli scorsi giorni: eppure nell’Angelus di oggi da Piazza San Pietro un particolare accento è stato posto dal Santo Padre sulla spregevole “attività” degli scafisti che con guadagni d’oro porta hanno portato alla morte di migliaia di persone innocenti nel Mar Mediterraneo dell’ultimo decennio. Scafisti e organizzazioni che sfruttano questi “trafficanti di esseri umani”, come li definisce Papa Francesco, per propri profitti senza alcuno scrupolo.
«Esprimo il mio dolore per la tragedia avvenuta nelle acque di Cutro, presso Crotone», ha detto Papa Bergoglio all’Angelus del 5 marzo dopo che già nell’ultima Udienza Generale aveva dedicato particolare attenzione alla strage avvenuta a pochi metri dalle spiagge di Cutro. Il Santo Padre invita la cristianità a pregare per le numerose vittime del naufragio, per le famiglie e per tutti coloro che sono riusciti miracolosamente a sopravvivere: «Manifesto il mio apprezzamento e la mia gratitudine alla popolazione locale e alle istituzioni per la solidarietà e l’accoglienza verso questi nostri fratelli e sorelle e rinnovo a tutti il mio appello affinché non si ripetano simili tragedie. I trafficanti di esseri umani siano fermati, non continuino a disporre della vita di tanti innocenti!», è il durissimo messaggio lanciato da Papa Francesco contro gli scafisti dei migranti.
LE REAZIONI ALLE PAROLE DEL PAPA CONTRO GLI SCAFISTI: PARLANO MELONI, SALVINI E LUPI
Secondo Papa Francesco dopo tragedie come quella avvenuta a Cutro, «I viaggi della speranza non si trasformino mai più in viaggi della morte! Le limpide acque del Mediterraneo non siano più insanguinate da tali drammatici incidenti! Che il Signore ci dia la forza di capire e di piangere». L’appello della Chiesa Cattolica mondiale (dopo le parole degli scorsi giorni del Presidente CEI Card. Zuppi, ndr) non rimane inascoltato dalla politica che in questi giorni si è vista dividere tra opposizione e Governo per quanto riguarda le presunte responsabilità (sulle quali giustamente indaga la Procura di Crotone, ndr) circa la catena di aiuti attivata troppo tardi per le vittime del naufragio: «Le parole del Santo Padre rappresentano un grande richiamo per tutte le Istituzioni. Come Governo le facciamo nostre, continuando a impiegare tutte le forze necessarie per combattere i trafficanti di esseri umani e fermare le morti in mare», ha twittato la Premier Giorgia Meloni di ritorno dal viaggio istituzionale ad Abu Dhabi.
Con lei anche il vicepremier e Ministro dei Trasporti Matteo Salvini: «Condivido le parole del Santo Padre. Fermare i trafficanti di esseri umani, evitare tragedie, salvare vite: ogni giorno siamo impegnati, come Lega e governo, per raggiungere questi traguardi sacrosanti». Sempre nella maggioranza è il leader di Noi con l’Italia, Maurizio Lupi, a ringraziare il Santo Padre per le parole dette sulla strage di Cutro (trovata in mare oggi la 71esima vittima, ma si cercano altri corpi sul fondale della costa calabrese): «Bisogna ascoltare Papa Francesco e lavorare ad un nuovo decreto Flussi per accogliere mezzo milione di persone cui dare dignità e lavoro. Ora è necessario un forte coinvolgimento dell’Unione europea e una politica di tolleranza zero contro i trafficanti di esseri umani». Contrario al commento della maggioranza è il leader di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni che reagisce, «C’è davvero un limite: quando si nascondono le proprie azioni disumane dietro alle parole del Papa si fa un’operazione vergognosa»; dal Pd invece è Giuseppe Provenzano (ex Ministro del Sud, membro della mozione Schlein alle Primarie) a chiedere nuovamente le dimissioni del Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi (che domani incontrerà la Premier Meloni assieme a Salvini per fare il punto sul “caso Cutro”). Al netto degli scontri politici, stamane un migliaio di persone – cristiani e musulmani assieme – hanno partecipato alla Via Crucis sulla spiaggia di Cutro organizzata dal parroco di “Le Castella” don Francesco Loprete: «Questo dramma non si cancellerà mai dalle nostre menti. Dopo duemila anni Cristo è ancora in Croce». Presente anche l’arcivescovo di Crotone, monsignor Angelo Raffaele Panzetta: «Siamo qui animati dalla speranza e in spirito d’unione con i nostri fratelli musulmani, nel silenzio e in preghiera, dietro la Croce salvifica».