Papa Francesco potrebbe recarsi in Turchia, precisamente a Nicea (vecchio nome della città di Iznik), nel 2025. Ad annunciarlo è stato lo stesso Santo Padre, parlando questa mattina in occasione di una udienza in Vaticano per la sessione della Commissione teologica internazionale. Papa Francesco intende fare questo viaggio pastorale a Nicea nel corso di un anno non casuale, visto che nel 2025 si terrà il Giubileo, grande evento che si aprirà ufficialmente alla fine del prossimo mese di dicembre.



La destinazione Nicea non è un “colpo di teatro” visto che lo stesso Papa Francesco ha ricordato che durante l’Anno Santo 2025 ricorreranno i 1700 anni dei primo grande Concilio Ecumenico che si tenne nel 325 dopo Cristo proprio nell’attuale città di Iznik “Penso di recarmi lì”, ha quindi spiegato Bergoglio rivolgendosi alla sua platea. Secondo Papa Francesco quel concilio rappresenta una vera e propria pietra miliare per il cammino della Chiesa, ma anche “dell’intera umanità”, ricordando come la fede in Gesù sia stata “formula e professata” come luce che ha illuminato il “significato della realtà”, ma anche il nostro destino.



PAPA FRANCESCO E LE PAROLE CONTRO LE GUERRE

Papa Francesco, durante l’udienza di oggi, è tornato a condannare i gravi conflitti che stanno interessando l’Ucraina ma anche il Medioriente, parlando di un modo “complesso”, ma anche “polarizzato e tragicamente segnato da conflitti e violenze”, ed è per questo che oggi, ancor di più, è fondamentale appellarsi all’amore di Dio, un appello “rivolto a tutti”, di modo che si possa camminare nella fraternità, ed essere costruttori di pace.

Secondo Papa Francesco solo con questo approccio alla vita possiamo spargere “semi di speranza” dove oggi viviamo. Un nuovo appello quindi di Sua Santità affinchè i conflitti mondiali cessino il prima possibile, appello che purtroppo resterà inascoltato. Ricordiamo che la guerra in Medioriente fra Hamas e Israele ha da poco superato il primo anno, mentre il conflitto fra Ucraina e la Russia si appresta ad entrare a breve nel suo terzo anno, e spiragli di pace non si intravedono, anzi.