LE PAROLE DI PAPA FRANCESCO SULLA POSSIBILI DIMISSIONI
Di ritorno dal viaggio apostolico in Canada, Papa Francesco è tornato a parlare dell’ipotesi dimissioni da Pontefice della Chiesa Cattolica: nella conferenza stampa ormai divenuta tradizionale nel volo di ritorno, il Santo Padre ha risposto nel dettaglio ad una domanda della giornalista di ABC News: «ho pensato alle dimissioni in questo periodo? La porta è aperta, è una delle opzioni normali, ma fino ad oggi non ho bussato a quella porta, non ho detto: “Andrò in questa stanza”. Non ho sentito di pensare a questa possibilità». Non è la prima volta che Papa Francesco lascia intendere che il momento ancora non è giunto ma che potrebbe non essere così “lontano”.
«Forse questo non vuol dire che dopodomani non ci cominci a pensare, no?», sottolinea nuovamente Papa Bergoglio con i giornalisti a bordo del volo che dal Canada lo ha riportato in Vaticano. In questo momento il Pontefice non ritiene il caso vi siano possibili di dimissioni, anche se aggiunge che questo viaggio in Canada «è stato un po’ il test… È vero che non si può fare viaggi in questo stato, si deve forse cambiare un po’ lo stile, diminuire, pagare i debiti dei viaggi che ancora si devono fare, risistemare…». Sarà in fin dei conti il Signore a determinare il momento, conclude Francesco nella conferenza stampa in volo, «sarà il Signore a dirlo. La porta è aperta, questo è vero».
ANGELUS DI PAPA FRANCESCO: “NEGOZIARE PER FARE FINIRE LA GUERRA”
Nell’Angelus da Piazza San Pietro Papa Francesco ha parlato del viaggio appena trascorso in Canada, con le tante tappe che hanno evidenziato il lungo processo di «pellegrinaggio di redenzione» per i tanti abusi commessi nel passato da esponenti della Chiesa oltre Oceano: «Ieri mattina sono rientrato a Roma dopo il viaggio apostolico di sei giorni in Canada. Ho intenzione di parlarne nell’Udienza generale di mercoledì prossimo, ma ora desidero ringraziare tutti coloro che hanno reso possibile questo pellegrinaggio penitenziale, a partire dalle Autorità civili, dai Capi delle popolazioni indigene e dai Vescovi canadesi. Ringrazio di cuore quanti mi hanno accompagnato con la loro preghiera. Grazie a tutti!».
Non è mancato l’invito di Papa Francesco alla pace internazionale, in un momento dove tra Taiwan e Ucraina gli scenari di una guerra mondiale sono purtroppo tutt’altro che irrealizzabili: «Anche durante il viaggio non ho mai smesso di pregare per il popolo ucraino, aggredito e martoriato, chiedendo a Dio di liberarlo dal flagello della guerra. Se si guardasse la realtà obiettivamente, considerando i danni che ogni giorno di guerra porta a quella popolazione ma anche al mondo intero, l’unica cosa ragionevole da fare sarebbe fermarsi e negoziare. Che la saggezza ispiri passi concreti di pace», ha concluso l’Angelus il Santo Padre.