Papa Francesco: “Come riconoscere la presenza di Dio?”
Nella catechesi prima della preghiera dell’Angelus precedente alla prima domenica d’Avvento, Papa Francesco spiega che dobbiamo porci una domanda: “sono consapevole di ciò che vivo, sono attento?”. Il Pontefice spiega che dobbiamo interrogarci se stiamo riconoscendo “la presenza di Dio nelle situazioni quotidiane, oppure sono distratto e un po’ travolto dalle cose?”. Perché “se non ci accorgiamo oggi della sua venuta, saremo impreparati anche quando verrà alla fine dei tempi”.
Questo, secondo Bergoglio, “è il fondamento della nostra speranza, è ciò che ci sostiene anche nei momenti più difficili e dolorosi della nostra vita: Dio viene. Non dimentichiamolo mai!”. Infatti “il Signore viene, ci fa visita, si fa vicino, e ritornerà alla fine dei tempi per accoglierci nel suo abbraccio”. Le domande che dobbiamo farci, però, sono “Come viene il Signore? E come riconoscerlo e accoglierlo?”. Spesso abbiamo sentito “che il Signore è presente nel nostro cammino, che ci accompagna e ci parla”. Forse pensiamo però che si tratti di una verità “teorica”, oppure che il Signore “venga in modo eclatante, magari attraverso qualche segno prodigioso”.
Papa Francesco: “Gesù è nelle cose normali e quotidiane”
Gesù invece verrà “come ai giorni di Noè”, ossia mentre gli uomini facevano “le cose normali e quotidiane della vita: «mangiavano e bevevano, prendevano moglie e prendevano marito»”, spiega Papa Francesco. Dunque Dio è nascosto nella nostra vita, nelle situazioni comuni. Non dobbiamo attendere eventi straordinari, perché non si manifesta in questi. Nel nostro lavoro quotidiano, in un incontro casuale, lì è il signore, che ci guida e ascolta le nostre paure.
La seconda domanda è “come riconoscere e accogliere il Signore?”. Papa Francesco spiega che “dobbiamo essere svegli, attenti, vigilanti”. Gesù infatti ci avverte “pericolo di non accorgerci della sua venuta ed essere impreparati alla sua visita”. Sant’Agostino diceva: “Temo il Signore che passa”, ossia di non riconoscerlo. Nel Vangelo, continua Bergoglio, “di quelle persone del tempo di Noè, Gesù dice che mangiavano e bevevano «e non si accorsero di nulla finché venne il diluvio e travolse tutti»”. Non si accorsero perché “Erano presi dalle loro cose e non si resero conto che stava per venire il diluvio”.