Nella domenica di Gesù “Buon Pastore” e nella giornata mondiale per le vocazioni, Papa Francesco in attesa del Regina Coeli (diretta video streaming sui consueti canali dalle ore 12, ndr) ha voluto iniziare la Santa Messa da Casa Santa Marta con questa invocazione: «Dopo tre settimane dalla Risurrezione del Signore, la Chiesa oggi nella quarta domenica di Pasqua celebra la domenica del Buon Pastore, Gesù Buon Pastore. Questo mi fa pensare a tanti pastori che nel mondo danno la vita per i fedeli, anche in questa pandemia, tanti, più di 100 qui in Italia sono venuti a mancare. Penso anche ad altri pastori che curano il bene della gente, i medici. Si parla dei medici, di quello che fanno, ma dobbiamo prenderci cura che, in Italia soltanto, 154 medici sono venuti a mancare, in atto di servizio. Che l’esempio di questi pastori preti e pastori medici ci aiuti a prendere cura del santo popolo fedele di Dio».

Nell’omelia si il Papa si è poi concentrato sul concetto del “Buon Pastore” a partire dalle letture di San Pietro e del Vangelo: «Questa domenica è una domenica bella, è una domenica di pace, è una domenica di tenerezza, di mitezza, perché il nostro pastore si prende cura di noi. “Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla”». (agg. di Niccolò Magnani)

I TEMI DI PAPA FRANCESCO

Oggi, domenica 3 maggio 2020, Papa Francesco ci farà compagnia con la Santa Messa delle ore 7.00, celebrata dal Pontefice nella Cappella di Casa Santa Marta. L’appuntamento è fisso ogni giorno e in tempi di Coronavirus è particolarmente prezioso per i fedeli che aspettano di poter tornare a Messa nelle proprie parrocchie: oggi poi essendo domenica ecco che la Messa in Santa Marta con Papa Francesco può essere una eccellente idea (a patto di svegliarsi presto) per seguire la celebrazione eucaristica domenicale, di precetto per i fedeli, con un “parroco” d’eccezione.

Ricordiamo allora ancora una volta che la diretta tv su Rai 1 e Tv2000 e video streaming tramite RaiPlay e Vatican News YouTube sono dunque il modo per iniziare con la preghiera la nuova giornata insieme a Papa Francesco, che ieri anzi ha ringraziato chi si sveglia presto per pregare. Essendo domenica, ricordiamo inoltre che mediante gli stessi mezzi di comunicazione ci sarà anche l’appuntamento a mezzogiorno con la recita della preghiera del Regina Coeli, in questo caso dalla biblioteca del Palazzo Apostolico, come è ormai consuetudine da qualche settimana.

Papa Francesco ogni giorno nella Messa a Santa Marta sviluppa un tema particolarmente significativo nella propria meditazione. Ad esempio, nel corso di questa settimana, mercoledì 29 aprile era la festa di Santa Caterina da Siena, Dottore della Chiesa e Patrona d’Europa, dunque Papa Francesco aveva esortato tutti i cristiani a pregare “per l’Europa, per l’unità dell’Europa, per l’unità dell’Unione Europea: perché tutti insieme possiamo andare avanti come fratelli”. Venerdì 1° maggio invece il tema era stato il lavoro, la sua importanza come attività mediante la quale l’uomo dimostra la sua dignità “simile a Dio perché col lavoro l’uomo è capace di creare”, ma anche una dura denuncia delle tante situazioni di ingiustizia legate appunto al lavoro.

PAPA FRANCESCO, SANTA MESSA IN SANTA MARTA: L’OMELIA DI IERI

Ieri infine il tema centrale della riflessione e della preghiera di Papa Francesco nel corso della Santa Messa del mattino a Santa Marta era stata la perseveranza nella fede anche in momenti difficili, partendo dal brano del Vangelo di San Giovanni ma naturalmente lanciando un messaggio di notevole attualità dal momento che la pandemia di Coronavirus è un tempo evidentemente assai difficile per tutti. La preghiera iniziale era stata “per i governanti che hanno la responsabilità di prendersi cura dei loro popoli in questi momenti di crisi”, ma anche come abbiamo accennato per chi si alza presto per pregare.

Nell’omelia poi il Papa ha sviluppato il tema che abbiamo già presentato, partendo dalle letture previste dalla liturgia, dagli Atti degli Apostoli e dal Vangelo di Giovanni che descrivevano situazioni piuttosto diverse fra loro. Papa Francesco ha allora ricordato cosa può fare la Chiesa sia nei tempi di pace sia in quelli più difficili. Nei primi – descritti dal passo degli Atti degli Apostoli – dunque la Chiesa “cresce, è tranquilla, ha il conforto dello Spirito Santo, è in consolazione”; nel Vangelo invece il tempo difficile era nato dai discepoli che si allontanavano perché la parola di Gesù era “troppo dura”.

Un momento di crisi dunque “è un momento di scelta, è un momento che ci mette davanti alle decisioni che dobbiamo prendere”. L’atteggiamento giusto è quello di Pietro che alla domanda di Gesù rivolta ai dodici Apostoli (“Volete andarvene anche voi?) risponde: “Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna e abbiamo creduto e conosciuto che Tu sei il Santo di Dio”. Papa Francesco ieri mattina ha dunque invocato per tutti nei momenti di crisi la capacità di essere “molto fermi nella convinzione della fede” con la perseveranza, la conversione e la fedeltà: “Che il Signore ci dia la forza – nei momenti di crisi – di non vendere la fede”.