Papa Francesco, nel saluto iniziale della Messa a Santa Marta di questa mattina, ha voluto ringraziare e pregare per le “suore vincenziane che portano avanti questo ambulatorio, questo ospedale da quasi 100 anni (il Dispensario pediatrico Santa Marta gestito dalle suore della Congregazione delle Figlie della carità, precisa il sito del Vaticano ndR) e lavorano qui, a Santa Marta, per questo ospedale. Il Signore benedica le suore”. Nell’omelia invece Papa Francesco ha ricordato che il Signore compie meraviglie, ma che per la comunità cristiana è faticoso “portare avanti queste meraviglie”. Succedeva già ai tempi degli Atti degli Apostoli, ha ricordato il Papa commentando il passo della liturgia odierna sui problemi vissuti da San Paolo ad Antiochia.

Questo ci fa rammentare che “c’è il cattivo spirito che cerca di distruggere la Chiesa. È sempre così. Sempre così. Si va avanti ma poi viene il nemico cercando di distruggere. Il bilancio è sempre positivo alla lunga, ma quanta fatica, quanto dolore, quanto martirio!”. Lo strumento del diavolo per distruggere l’annuncio evangelico è l’invidia: “Questa gente vedeva come si predicava il Vangelo e si arrabbiava, si rodevano il fegato di rabbia. E questa rabbia li portava avanti: è la rabbia del diavolo, è la rabbia che distrugge, la rabbia di quel ‘crocifiggi, crocifiggi!’, di quella tortura di Gesù. Vuole distruggere. Sempre. Sempre”. Fondamentale dunque è il ruolo dello Spirito Santo che “fa l’armonia della Chiesa” nella lotta contro il cattivo spirito. Questo dunque l’ammonimento di Papa Francesco per tutti i fedeli oggi: “Stiamo attenti, stiamo attenti con la predica del Vangelo: di non cadere mai di mettere la fiducia nei poteri temporali e nei soldi. La fiducia dei cristiani è Gesù Cristo e lo Spirito Santo che Lui ha inviato, e proprio lo Spirito Santo è il lievito, è la forza che fa crescere la Chiesa”. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)

ORARIO MESSA DI PAPA FRANCESCO IN SANTA MARTA

Anche oggi, sabato 9 maggio 2020, Papa Francesco ci farà compagnia con la Santa Messa delle ore 7.00, celebrata dal Pontefice nella Cappella di Casa Santa Marta di buon mattino. L’appuntamento è fisso ogni giorno e in tempi di Coronavirus è particolarmente prezioso per i fedeli – almeno quelli più mattinieri – che aspettano di poter tornare a Messa nelle proprie parrocchie a partire da lunedì 18 maggio.

Nel frattempo, c’è l’opportunità comunque preziosa di seguire le celebrazioni quotidiane di un “parroco” d’eccezione: ricordiamo allora ancora una volta che la diretta tv su Rai 1 e Tv2000 e video streaming tramite RaiPlay e Vatican News YouTube sono dunque il modo per iniziare con la preghiera la nuova giornata insieme a Papa Francesco, che ogni giorno sviluppa un tema particolarmente significativo nella propria meditazione.

Ad esempio, nel corso di questa settimana di inizio maggio, possiamo ricordare il toccante messaggio rivolto martedì in memoria di tutti i defunti che in questa pandemia di Coronavirus sono morti senza nemmeno il conforto dei funerali, oppure la riflessione sull’uomo come mendicante di Dio al centro della meditazione di Papa Francesco mercoledì, o ancora le parole sul valore insostituibile della bellezza, perché nella Messa a Santa Marta di giovedì mattina Papa Francesco ha affermato che “senza il bello non si potrebbe capire il Vangelo“.

PAPA FRANCESCO, SANTA MESSA IN SANTA MARTA: L’OMELIA DI IERI

Ieri invece il tema centrale della riflessione e della preghiera di Papa Francesco nel corso della Santa Messa del mattino a Santa Marta era stato il valore della verità con cui il Signore consola gli uomini. Il saluto iniziale era rivolto alla Giornata mondiale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa: “Preghiamo per le persone che lavorano in queste benemerite istituzioni, che il Signore benedica il loro lavoro che fa tanto bene”, ha detto il Papa nell’introduzione, ogni giorno dedicata a una differente categoria di persone.

Poi nell’omelia di Papa Francesco il tema principale della meditazione di ieri. Commentato il Vangelo del giorno, in cui Gesù ai suoi discepoli dice “Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me. Nella casa del Padre mio vi sono molte dimore (…) Quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, verrò di nuovo e vi prenderò con me, perché dove sono io siate anche voi”, il Santo Padre si concentra sulle tre consolazioni che rappresenta il Cuore vivo e Santo di Gesù per tutti i cristiani. “Noi abbiamo tanti modi di consolare, dai più autentici, dai più vicini ai più formali, come quei telegrammi di condoglianze. Non consola nessuno, è una finta, è la consolazione di formalità. Ma come consola, il Signore?“.

Papa Francesco ha dunque elencato “vicinanza, verità e speranza” come i tre modi di consolazione del Signore. “Siamo davanti alla morte. È la verità. E lo dice semplicemente e anche lo dice con mitezza, senza ferire: siamo davanti alla morte. Non nasconde la verità”», conclude Papa Francesco chiedendo in preghiera al Signore di imparare a lasciarci consolare da Lui «La consolazione del Signore è veritiera, non inganna. Non è anestesia, no. Ma è vicina, è veritiera e ci apre le porte della speranza”.