«Il cristiano è sempre tentato di fare compromessi con il mondo, mentre rifiutarli e andare per la strada di Gesù è la vita del regno dei Cieli, la più grande gioia e letizia. Nelle persecuzioni c’è sempre la presenza di Gesù che ci accompagna e la forza dello Spirito che ci aiuta ad andare avanti», così Papa Francesco all’interno della vasta riflessione in Udienza Generale sul tema della persecuzione dei cristiani nella storia. Per il santo Padre però il cristiano non è in realtà mai solo, «Una vita coerente del Vangelo attira le persecuzioni: non ci preoccupiamo perché c’è lo Spirito che ci sostiene in questa strada».
Poco prima, nella Santa Messa dalla Cappella di Casa Santa Marta era stato ancora Papa Francesco a ricordare il valore della libertà dello Spirito Santo nell’accompagnare l’uomo in ogni dettaglio della propria vita, anche nel peccato: «Anche noi dobbiamo essere semplici, concreti: la concretezza ti porta all’umiltà, perché l’umiltà è concreta. “Siamo tutti peccatori” è una cosa astratta. No: “Io sono peccatore per questo, questo e questo”, e questo mi porta alla vergogna di guardare a Gesù: “Perdonami”. Il vero atteggiamento del peccatore. “Se diciamo di essere senza peccato, inganniamo noi stessi e la verità non è in noi” (1Gv 1,8). È un modo di dire che siamo senza peccato è questo atteggiamento astratto». Prima della Santa Messa nella classica introduzione alla celebrazione, il Papa ha poi di nuovo rivolto il proprio appello all’Europa unita in questi mesi difficili per il coronavirus: «Oggi è la festa di Santa Caterina da Siena, Dottore della Chiesa, Patrona d’Europa. Preghiamo per l’Europa, per l’unità dell’Europa, per l’unità dell’Unione Europea: perché tutti insieme possiamo andare avanti come fratelli».
LA MESSA DI SANTA MARTA
«Il Signore ci aiuti a essere giusti nei nostri giudizi, a non incominciare o seguire questa condanna massiccia che il chiacchiericcio provoca», così concludeva ieri la Santa Messa dalla Cappella di Casa Santa Marta Papa Francesco, dopo aver dedicato l’intera omelia al tema della calunnia e dei martiri che nella storia dell’umanità sono dovuti passare sotto la “forca” degli attacchi a partire dalla propria fede o semplice presenza storica. Appuntamento con la Messa da Santa Marta ovviamente rilanciato anche per quest’oggi, come ogni mattina, alle ore 7 in diretta tv (Rai 1 e Tv 2000) e video streaming (YouTube Vatican News e RaiPlay): a seguire dalle ore 9.30 come ogni mercoledì sarà invece possibile seguire la nuova Udienza Generale che nell’epoca del coronavirus eccezionalmente viene tenuta in assenza di pubblico nella Biblioteca del Palazzo Apostolico.
Mentre la Chiesa Italiana continua il difficile dialogo con Governo e CTS per provare a riaprire prima di metà maggio le celebrazioni religiose, ieri in realtà Papa Francesco ha offerto una riflessione che “evita la polemica” ma invita a seguire le indicazioni anche per questa “fase 2” del coronavirus: «In questo tempo, nel quale si incomincia ad avere disposizioni per uscire dalla quarantena, preghiamo il Signore perché dia al suo popolo, a tutti noi, la grazia della prudenza e della obbedienza alle disposizioni, perché la pandemia non torni».
PAPA FRANCESCO, OGGI NUOVA UDIENZA GENERALE
Mentre nell’omelia da Santa Marta ieri Papa Francesco ha passato in rassegna gli esempi nella storia dove il linciaggio da “minimo” è divenuto estremo e catastrofico – Santo Stefano, Asia Bibi, San Pietro Chanel fino addirittura alla Shoah degli ebrei – si attende per l’Udienza Generale di oggi un nuovo passo avanti nella catechesi del tempo dopo Pasqua. Sette giorni fa Papa Francesco dopo la Santa Messa affrontò il tema della Terra nella giornata mondiale per l’ambiente, oggi è invece atteso un nuovo capitolo sulle beatitudini proseguendo la catechesi cominciata già prima di Pasqua: «In questo tempo pasquale di rinnovamento, impegniamoci ad amare e apprezzare il magnifico dono della terra, nostra casa comune, e a prenderci cura di tutti i membri della famiglia umana. Come fratelli e sorelle quali siamo, supplichiamo insieme il nostro Padre celeste: “Manda il tuo Spirito e rinnova la faccia della terra”», concludeva così ancora Papa Francesco una settimana fa.
In attesa delle nuove riflessioni che anche stamattina il Santo Padre offrirà al pubblico collegato in diretta streaming, ecco la preghiera pronunciata ieri per fare la comunione spirituale da “remoto”: «Ai tuoi piedi, o mio Gesù, mi prostro e ti offro il pentimento del mio cuore contrito che si abissa nel suo nulla e nella tua santa presenza. Ti adoro nel Sacramento del tuo amore, l’ineffabile Eucaristia. Desidero riceverti nella povera dimora che ti offre il mio cuore. In attesa della felicità della comunione sacramentale, voglio possederti in spirito. Vieni a me, o mio Gesù, che io vengo a te. Possa il tuo amore infiammare tutto il mio essere per la vita e per la morte. Credo in te, spero in te, ti amo».