Papa Francesco a tutto tondo ai microfoni dei cronisti in volo verso Roma da Iqaluit. Reduce dal viaggio in Canada, il pontefice ha parlato anche della politica italiana, come riporta il Corriere della Sera, e ha voluto rivolgere un pensiero nei confronti del primo ministro: “Prima di tutto, non voglio immischiarmi nella politica interna italiana. Secondo, nessuno può dire che il presidente Draghi non fosse un uomo di alta qualità internazionale, è stati presidente della Bce, una buona carriera…Io ho fatto una domanda soltanto a uno dei miei collaboratori: quanti governi ha avuto l’Italia in questo secolo? Mi ha detto: venti. Questa è la mia risposta”.



Dopo aver invocato responsabilità da parte delle forze politiche, Papa Francesco ha parlato dei suoi prossimi viaggi e ha ammesso che, complice le condizioni del suo ginocchio, difficilmente riuscirà a sostenere lo stesso ritmo dei viaggi di prima: “Credo che alla mia età e con questa limitazione debba risparmiare un po’ le forze per poter servire la Chiesa”. Ma non è tutto: “Poi, al contrario, posso pensare la possibilità di farmi da parte, con tutta onestà non è una catastrofe, si può cambiare Papa, non c’è problema. Ma credo che debba limitarmi un po’ con questi sforzi”.



PAPA FRANCESCO TRA CHIESA E POLITICA

Papa Francesco ha confermato di voler andare in Ucraina, così come in Kazakistan, senza dimenticare il Sud Sudan. “Io ho tutta la buona volontà, ma vediamo cosa dice la gamba”, le parole di Bergoglio. Tornando sul suo futuro, il pontefice ha spiegato che per quanto riguarda il suo successore “è un lavoro dello Spirito Santo”, lui non oserebbe mai pensarlo: “Lo Spirito questo lo sa fare meglio di me e di tutti noi, perché ispira le decisioni del Papa, sempre ispira, perché è vivo nella Chiesa, non si può concepire la Chiesa senza lo Spirito Santo. Sulle mie dimissioni, vorrei ringraziare per un bell’articolo che ha scritto uno di voi con tutti i segnali che potevano condurre a una dimissione e tutti quelli che stanno apparendo”. E ancora, ha proseguito Papa Francesco: “Saper leggere i segnali o almeno fare uno sforzo di interpretazione che può essere quella o quell’altra, questo è un bel lavoro per cui vi ringrazio tanto”.

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