Era il 4 febbraio 2019 quando Papa Francesco e il Grande Imam di Al-Azhar, Al-Tayeb, giunsero alla firma del Documento di Abu Dhabi sulla “Fratellanza umana per la pace mondiale e la convivenza comune”: un documento considerato snodo centrale del dialogo interreligioso tra Islam e Cristianesimo, ma anche capitolo essenziale per la pace universale in un mondo tutt’altro che ‘avaro’ di guerre, fame e violenze.



“Il Papa e il Grande Imam: un sentiero spinoso – una testimonianza della nascita della Fraternità Umana”, questo è libro appena presentato dal giudice Mohamed Abdelsalam (Segretario del Comitato Superiore della Fraternità Umana) dove descrive i passi che hanno portato i due grandi leader religiosi mondiali a siglare quel patto durante il Viaggio Apostolico di Papa Francesco negli Emirati Arabi nell’inverno 2019. Entrambi hanno firmato la prefazione del volume dove si parla della loro amicizia, della stima e delle sfide a cui sono chiamati ancora ad affrontare nell’immediato futuro: «un racconto significativo» che descrive «passi coraggiosi verso la promozione della comprensione reciproca e del dialogo interreligioso», spiega l’autore a Vatican News.



LA PACE E IL DIALOGO CON L’ISLAM

Il dialogo tra il Papa e il Grande Imam è ricostruito da tutti gli incontri finora avvenuti tra i due leader mondiali, dalla visita di Al-Tayeb in Vaticano fino alla “replica” del Papa nella prestigiosa Università di Al-Azhar al Cairo in Egitto. Nel libro viene ricostruiti anche tutti i contributi al dialogo dello sceicco Mohamed bin Zayed, il ruolo degli Emirati Arabi e anche quello centrale del Consiglio Musulmano degli Anziani (MCE) «nel sostenere gli sforzi di Al-Azhar per promuovere il dialogo e colmare il divario tra l’Oriente e l’Occidente». Lo scorso 4 febbraio 2021, nella cerimonia per la prima Giornata Internazionale della Fratellanza Umana fu proprio l’Imam Al.Tayeb a ribadire l’impegno «con mio fratello Francesco a lavorare per la fratellanza umana».



Il Documento sulla Fratellanza Umana – concluse l’Imam nel suo messaggio inviato in Vaticano «sia la celebrazione di uno storico evento mondiale che invita alla cooperazione e alla fine delle guerre, promuovendo l’armonia e la tolleranza e rifiutando, dunque, le politiche di intolleranza, odio e potere». Papa Francesco, rispondendo all’amico musulmano, riprese i punti centrali di quel Documento ribadendo «Grazie per aver scommesso sulla fratellanza, perché oggi la fratellanza è la nuova frontiera dell’umanità. O siano fratelli o ci distruggiamo a vicenda […] La sua testimonianza mi ha aiutato molto perché è stata una testimonianza coraggiosa. Non era un compito facile – ammette ancora il Papa – ma con lei abbiamo potuto farlo insieme, e aiutarci reciprocamente. Così quel primo desiderio di fratellanza si è consolidato in vera fratellanza. Grazie fratello, grazie».