Papa Francesco ha incontrato stamane alcuni parlamentari francesi in visita al Vaticano, e nell’occasione si è soffermato sulle cure palliative chiedendone di più e migliori. Rivolgendosi alla propria platea, così come riferito dal sito del Corriere della Sera, Sua Santità ha spiegato che a suo modo di vedere bisognerebbe “accompagnare la vita” verso la sua fine naturale, appunto grazie ad uno “sviluppo più ampio”, delle cure palliative.
Per chi non ne fosse a conoscenza, per cure palliative si intendono quei trattamenti medici destinati ai malati terminali, ovvero, quelle persone che sono colpite da un male che non è più curabile e che sono quindi destinate alla morte. Obiettivo delle cure palliative, migliorare gli ultimi giorni di vita delle stesse persone che soffrono, alleviandone quindi i dolori non solo fisici ma anche psicologici.
PAPA FRANCESCO, E LE CURE PALLIATIVE: COSA SONO
Negli ultimi anni la tendenza medica è stata quella di introdurre le cure palliative non propriamente nell’ultima fase di vita, anticipandole quindi a fianco di altre terapie, ma in ogni caso non vanno confuse con eventuali altri interventi come ad esempio il suicidio assistito, visto che le cure palliative sono un approccio medico attivo e non passivo.
Oltre alle medicine, le cure palliative prevedono infine un supporto spirituale e psicologico al paziente e alla sua famiglia. Papa Francesco ha voluto rivolgere il suo appello di modo che, il dibattito sul fine vita “possa essere condotto nella verità”, ha precisato ancora lo stesso, ricordando che coloro che sono “alla fine della vita”, devono avere diritto ad essere affiancate e sostenute da persone che siano “fedeli” alla propria vocazione, ovvero, dare assistenza e sollievo anche se non possono comunque guarire. Il Pontefice ha chiuso l’argomento precisando che a volte basta anche prendere per mano un malato, restando in silenzio, e tale semplice gesto può fare bene allo stesso paziente quanto a colui che lo compie.
PAPA FRANCESCO, NON SOLO LE CURE PALLIATIVE: LE PAROLE SU GIOVANI E POLITICA
Nel corso del suo intervento rivolto ai parlamentari francese, Papa Francesco si è soffermato anche sui giovani, spiegando che “l’urgenza” di oggi è quello di dare alle nuove generazioni una educazione che sia votata agli altri, orientata verso il bisogno altrui e che cerchi di far comprendere cosa sia l’impegno. Inoltre i nostri giovani, quando crescono hanno bisogno di avere un’ideale, essendo gli stessi “generosi” e “aperti alle domande esistenziali”.
Bergoglio ci ha tenuto anche a mettere in guardia dai pregiudizi nei confronti delle nuove leve, ammonendo coloro che pensano che i ragazzi di oggi vogliano solo stare sul divano a non fare nulla o a guardare i telefonini “Non è vero”. Le ultime parole del Santo Padre sono state per la politica e la religione, che a suo modo di vedere “hanno interessi comuni e condivisi”, e sia i politici quanto i religiosi sono consapevoli del ruolo che devono svolgere per il bene della comunità.