IL PRIMO DISCORSO DI PAPA FRANCESCO ALLA GMG 2023: “SOGNO UN’EUROPA CHE INCLUDA I POPOLI”

Nel primo discorso pronunciato da Papa Francesco a Lisbona per la GMG 2023 si guarda all’Europa, alla pace e alla necessità che l’enorme presenza di giovani che lo accoglieranno domani al Parque Eduardo VII possano rappresentare «impulso di apertura universale. Perché di Europa, di vera Europa, il mondo ha bisogno: ha bisogno del suo ruolo di pontiere e di paciere nella sua parte orientale, nel Mediterraneo, in Africa e in Medio Oriente». Dal Centro Cultural de Belém di Lisbona dove Papa Francesco ha incontrato le autorità assieme al Presidente della Repubblica Marcelo Rebelo De Sousa, il messaggio lanciato anche molto “aspro” all’Europa non può lasciare indifferenti.



«Sappiamo che oggi le grandi questioni sono globali, eppure spesso sperimentiamo l’inefficacia nel rispondervi proprio perché davanti a problemi comuni il mondo è diviso, o per lo meno non abbastanza coeso, incapace di affrontare unito ciò che mette in crisi tutti»: il Santo Padre alla GMG 2023 richiamo tutte le autorità politiche e sociali dell’Europa per offrire una vera pace e crescita nei prossimi anni. Papa Francesco ricorda  la firma del Trattato di riforma dell’Unione Europea sottoscritto a Lisbona nel 2007 dove erano inseriti i grandi propositi di pace e unità dei popoli: «non sono solo parole, ma pietre miliari per il cammino della comunità europea, scolpite nella memoria di questa città. Ecco lo spirito dell’insieme, animato dal sogno europeo di un multilateralismo più ampio del solo contesto occidentale». Nel discorso davanti alle autorità portoghese il messaggio di Papa Francesco è decisamente inequivocabile: «Io sogno un’Europa, cuore d’Occidente, che metta a frutto il suo ingegno per spegnere focolai di guerra e accendere luci di speranza; un’Europa che sappia ritrovare il suo animo giovane, sognando la grandezza dell’insieme e andando oltre i bisogni dell’immediato; un’Europa che includa popoli e persone, senza rincorrere teorie e colonizzazioni ideologiche».



ABORTO, GUERRA ED EUTANASIA: PAPA FRANCESCO SFIDA LA CULTURA DELLA MORTE

L’Europa ha bisogno del mondo e in questo particolare momento è il mondo stesso ad aver bisogno della «vera Europa», ricorda Papa Francesco in un altro passaggio del discorso iniziale prima della GMG 2023: con una missione di pace ancora in corso il Vaticano da mesi sta cercando di convincere Occidente, Russia e Ucraina che l’unico verso sforzo teso al bene dell’umanità è proprio quella pace così difficile per tutti da “ammettere”. «Nel mondo evoluto di oggi è divenuto paradossalmente prioritario difendere la vita umana, messa a rischio da derive utilitariste, che la usano e la scartano». Parla di aborto, di eutanasia, di abbandono degli anziani e ovviamente anche di guerra: Papa Bergoglio contrasta in ogni modo la “cultura di morte” parlando anche a braccio durante l’evento a margine della GMG.



Non solo, il tutto in uno Stato, il Portogallo, che ha appena riconfermato la legge sull’eutanasia: «Penso a tante leggi sofisticate sull’eutanasia», rileva con tono grave il Pontefice, «Penso a tanti bambini non nati e anziani abbandonati a sé stessi, alla fatica di accogliere, proteggere, promuovere e integrare chi viene da lontano e bussa alle porte, alla solitudine di molte famiglie in difficoltà nel mettere al mondo e crescere dei figli». Davanti a tutto questo la “domanda” di Papa Francesco è diretta e forte “contro” i vertici delle nazioni in Ue e in Occidente: «Verrebbe anche qui da dire: verso dove navigate, Europa e Occidente, con lo scarto dei vecchi, i muri col filo spinato, le stragi in mare e le culle vuote? Dove andate se, di fronte al male di vivere, offrite rimedi sbrigativi e sbagliati, come il facile accesso alla morte, soluzione di comodo che appare dolce, ma in realtà è più amara delle acque del mare?».