L’INVITO DI PAPA FRANCESCO SULLA NATALITÀ: “FARE FIGLI È UNA QUESTIONE PATRIOTTICA”

Secondo Papa Francesco fare figli, nello scenario del Paese oggi, è compiere «una questione patriottica». Nel lungo e variegato messaggio letto lunedì in Aula Paolo VI dal Santo Padre ai rappresentanti della Confindustria (giunti a Roma per l’Assemblea Pubblica delle imprese legate a Confindustria), l’accento posto da Francesco al tema della natalità si è confermato quanto di più “fermo” e “risoluto” come già diverse volte è capitato negli ultimi anni. «Il problema del lavoro non può risolversi se resta ancorato nei confini del solo mercato del lavoro: è il modello di ordine sociale da mettere in discussione», spiega Papa Francesco davanti all’aula piena di rappresentanti di imprese, aziende e multinazionali.



Il modello sociale “toccato” dal Pontefice si fonda sul contrasto completo alla denatalità: «combinata con il rapido invecchiamento della popolazione, sta aggravando la situazione per gli imprenditori, ma anche per l’economia in generale: diminuisce l’offerta dei lavoratori e aumenta la spesa pensionistica a carico della finanza pubblica. È urgente sostenere nei fatti le famiglie e la natalità». Su questo, spiega ancora Papa Francesco, occorre lavorare per uscire il più presto possibile dall’inverno demografico nel quale vive l’Italia e anche altri Paesi: «Su questo dobbiamo lavorare, per uscire il più presto possibile dall’inverno demografico nel quale vive l’Italia e anche altri Paesi. È un brutto inverno demografico, che va contro di noi e ci impedisce questa capacità di crescere. Oggi fare i figli è una questione, io direi, patriottica, anche per portare il Paese avanti».



PAPA FRANCESCO, IL MESSAGGIO A CONFINDUSTRIA (E ALLA POLITICA)

Resta il tema della natalità al centro della dottrina sociale e familiare della Chiesa, da sempre ma in maniera ancor più convinta nello scenario attuale che attraversa l’Occidente: «alle volte, una donna che è impiegata qui o lavora là, ha paura a rimanere incinta, perché c’è una realtà – non dico tra voi – ma c’è una realtà che appena si incomincia a vedere la pancia, la cacciano via. “No, no, tu non puoi rimanere incinta”. Per favore, questo è un problema delle donne lavoratrici: studiatelo, vedete come fare affinché una donna incinta possa andare avanti, sia con il figlio che aspetta e sia con il lavoro». Secondo Papa Francesco, è sempre più urgente «sostenere nei fatti le famiglie e la natalità».



Papa Bergoglio rileva infine un altro tema non da tenere in secondo piano quando si parla di lavoro: «L’Italia ha una forte vocazione comunitaria e territoriale: il lavoro è stato sempre considerato all’interno di un patto sociale più ampio, dove l’impresa è parte integrante della comunità. Il territorio vive dell’impresa e l’impresa trae linfa dalle risorse di prossimità, contribuendo in modo sostanziale al benessere dei luoghi in cui è collocata. A questo proposito, va sottolineato il ruolo positivo che giocano le aziende sulla realtà dell’immigrazione, favorendo l’integrazione costruttiva e valorizzando capacità indispensabili per la sopravvivenza dell’impresa nell’attuale contesto». Come appello finale lanciato alla Confindustria, Papa Francesco rilancia il guanto di sfida: «le grandi sfide della nostra società non si potranno vincere senza buoni imprenditori, e questo è vero. Vi incoraggio a sentire l’urgenza del nostro tempo, ad essere protagonisti di questo cambiamento d’epoca. Con la vostra creatività e innovazione potete dar vita a un sistema economico diverso, dove la salvaguardia dell’ambiente sia un obiettivo diretto e immediato della vostra azione economica. Senza nuovi imprenditori la terra non reggerà l’impatto del capitalismo, e lasceremo alle prossime generazioni un pianeta troppo ferito, forse invivibile. Quanto fatto finora non basta: per favore aiutiamoci insieme a fare di più».