«Gesù è stato molto più di un filantropo»: così ieri Papa Francesco nell’ultima catechesi sulla preghiera all’Udienza Generale del mercoledì, nel inedito Cortile di San Damaso in Vaticano. “La preghiera pasquale di Gesù per noi”, con questo titolo il Santo Padre sottolinea il dialogo con il Padre come il vero nucleo «incandescente di tutta la sua esistenza».



Pregare con Lui e per Lui per viverLo e comprenderLo sempre di più: Cristo non era solo un “esempio” di bontà e generosità verso l’intera umanità, era molto di più come spiega il Papa «non è stato un filantropo che si è preso cura delle sofferenze e delle malattie umane: è stato ed è molto di più. In Lui non c’è solamente la bontà: c’è qualcosa di più, c’è la salvezza, e non una salvezza episodica – quella che mi salva da una malattia o da un momento di sconforto – ma la salvezza totale, quella messianica, quella che fa sperare nella vittoria definitiva della vita sulla morte».



UDIENZA PAPA FRANCESCO: LA PREGHIERA DI GESÙ

La preghiera pasquale del Cristo per la salvezza dell’uomo è forse il simbolo più intimo e potente dell’intera cristianità: preso dall’angoscia della Passione, Gesù non allontana il “calice” da sé e nel rapporto con il Padre si “offre” per sconfiggere una volta per tutte il male. «Gesù prega anche sulla croce, oscuramente avvolto dal silenzio di Dio. Eppure sulle sue labbra affiora ancora una volta la parola “Padre”. È la preghiera più ardita, perché sulla croce Gesù è l’intercessore assoluto: prega per gli altri, prega per tutti, anche per coloro che lo condannano, senza che nessuno, tranne un povero malfattore, si schieri dalla sua parte», spiega ancora Papa Francesco nell’Udienza Generale del 16 giugno 2021.



Tutti lo odiano (dopo che quasi tutto lo amavano fino a qualche giorno prima della Crocifissione) eppure Gesù non viene meno al suo “destino”: «Gesù dunque prega nelle ore decisive della passione e della morte. E con la risurrezione il Padre esaudirà la preghiera. La preghiera di Gesù è intensa, la preghiera di Gesù è unica e diviene anche il modello della nostra preghiera. Gesù ha pregato per tutti, ha pregato anche per me, per ognuno di voi». Il Papa chiudendo l’Udienza ha poi ricordato la grazia di cui ogni cristiano, per il solo fatto di esistere, è investito: «noi non solamente preghiamo, ma che, per così dire, siamo stati “pregati”, siamo già accolti nel dialogo di Gesù con il Padre, nella comunione dello Spirito Santo. Gesù prega per me: ognuno di noi può mettere questo nel cuore: non bisogna dimenticarlo. Anche nei momenti più brutti».