In un’intervista nella quale ha parlato della guerra in Ucraina, Papa Francesco ha riassunto le mosse della Santa Sede spiegando che “Tutte queste iniziative sono ciò che io chiamo ‘un’offensiva per la pace’”. Si tratta di passi della “diplomazia umanitaria” che hanno dato importanti risultati. Matteo Zuppi, cardinale inviato da Papa Francesco, in poche settimane ha visitato Kiev, Mosca e Washington. L’arcivescovo di Bologna e presidente della Conferenza episcopale italiana, ha ottenuto l’impegno concreto ad affrontare alcuni tra i dossier più spinosi, cominciando dalla questione dei bambini di nazionalità ucraina che attualmente si trovano in territorio russo, come sottolinea Avvenire.



La maggior parte degli esponenti politici e istituzionali che hanno incontrato il cardinal Zuppi, hanno responsabilità diretta nella gestione delle questioni umanitarie. La Santa Sede ha come scopo quello di favorire un clima che permetta la ricerca di soluzioni umanitarie che favoriscano un confronto diplomatico. Papa Francesco, nell’intervista, ha espresso le speranze per un prossimo colloquio tra il cardinale Zuppi e le autorità di Pechino. Il Pontefice ha parlato al settimanale cattolico spagnolo Vida Nueva a proposito della Giornata mondiale della gioventù che si sta svolgendo in Portogallo.



La missione di pace del Cardinal Zuppi

Papa Francesco, dopo la buona riuscita della missione del cardinal Zuppi, vorrebbe rendere permanente l’attività di mediazione. “Sto pensando di nominare un rappresentante permanente che funga da ponte tra le autorità russe e ucraine. Per me, in mezzo al dolore della guerra, è un grande passo” ha spiegato Papa Francesco nell’intervista. Tutto ciò avrebbe lo scopo di facilitare gli sviluppi umanitari. I primi frutti sono già arrivati nello scambio di prigionieri e nell’attivazione di percorsi per il rimpatrio in Ucraina dei bambini trasferiti in maniera forzata. Sono stati rimpatriati circa 400 minori.



Nell’intervista, il Pontefice, ha sottolineato ancora: “Il cardinale Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna, sta lavorando molto come responsabile dei dialoghi. È già andato a Kiev, dove si mantiene l’idea della vittoria senza optare per la mediazione. È stato anche a Mosca, dove ha trovato un atteggiamento che potremmo definire diplomatico da parte della Russia. Il progresso più significativo che è stato realizzato riguarda il ritorno dei bambini ucraini nel loro Paese. Stiamo facendo tutto ciò che è in nostro potere per garantire che ogni membro della famiglia che chiede il ritorno dei propri figli possa farlo”. E ancora, Papa Francesco ha spiegato: “Dopo la visita del cardinale Zuppi a Washington, la prossima tappa prevista è Pechino, perché entrambe detengono anche la chiave per abbassare la tensione del conflitto. Tutte queste iniziative sono ciò che io chiamo ‘un’offensiva per la pace’”.