PAPA FRANCESCO, LA FEDE E IL DIALOGO CON I MUSULMANI: IL DISCORSO DAVANTI AL PRESIDENTE DELL’INDONESIA
L’Indonesia è il Paese musulmano al mondo più popoloso: forse in pochi lo sapevano, di sicuro Papa Francesco nel suo secondo giorno di Viaggio Apostolico in Asia e Oceania ne ha tenuto conto visto anche la platea a cui ha parlato stamane nel suo primo discorso ufficiale a Giacarta. Con a fianco il Presidente indonesiano Widodo, Papa Francesco ha incontro l’intero gruppo di autorità e società civile dell’Indonesia e non si è ritratto nel sottolineare la centralità della fede che deve unire e non “manipolare”.
«Vi sono casi in cui la fede in Dio viene continuamente posta in primo piano, ma spesso per essere purtroppo manipolata e per servire non a costruire pace, comunione, dialogo»: parlando con le autorità politiche e civili, in prevalenza musulmane, il Santo Padre invita a considerare la “benedizione di Dio” al contempo non superflua ma neanche manipolabile per fini altri dal Bene comune. Spesso invece, ammonisce il Papa, la fede viene “usata” per fomentare «divisioni e odio». L’appello all’unità in Indonesia Papa Francesco lo esprime nella lingua locale (“Bhinneka tunggal ika”, ovvero “Uniti nelle diversità”) e promette un maggiore impegno anche della Chiesa Cattolica a partecipare al dialogo per migliorare la vita comune, sconfiggendo «gli squilibri e le sacche di miseria, che ancora persistono in alcune zone».
PROGRAMMA SECONDO GIORNO DEL VIAGGIO DI PAPA FRANCESCO IN INDONESIA: LA DIRETTA VIDEO STREAMING
La religione non va distorta però, chiarisce Papa Francesco parlando anche a braccio nell’intervento a Giakarta davanti al Presidente dell’Indonesia: solo con il dialogo interreligioso, aggiunge, «Si potranno eliminare in questo modo i pregiudizi e far crescere un clima di rispetto e di fiducia reciproca, indispensabile per affrontare le sfide comuni». Tra queste principali sfide Papa Francesco ne individua due centrali e fondamentali, non solo in Indonesia: serve vincere l’estremismo e l’intolleranza, combattendo anche l’inganno e la violenza che troppo spesso prevalgono secondo il Santo Padre.
Nel lungo elenco di consigli e ammonimenti circa una migliore tenuta sociale della popolazione, Papa Francesco conclude il suo discorso facendo riferimento al discorso di San Giovanni Paolo II in Indonesia nel 1989, richiamandone la promozione dell’unità fondata su tolleranza e perdono. «La pace è frutto della giustizia. L’armonia infatti si ottiene quando ciascuno si impegna non solo per i propri interessi e la propria visione, ma in vista del bene di tutti», conclude Papa Francesco benedicendo i presenti e preparandosi al discorso del pomeriggio (ora locale, nostro mezzogiorno) dove incontrerà anche le comunità religiose indonesiane.
Il programma infatti di oggi 4 settembre del Viaggio Apostolico di Papa Francesco in Indonesia, Papua Nuova Guinea, Timor-Est e Singapore prevede oltre all’incontro privato con i membri gesuiti e la Nunziatura Apostolica, l’evento con vescovi, sacerdoti e tutti i fedeli cattolici presenti a Giakarta (ore 11.30 italiane, le 16.30 locali). A seguire, dopo mezzogiorno, l’incontro di Papa Francesco con i giovani di “Scholas occorrentes” presso la Casa della Gioventù “Grha Permuda” sempre nella capitale indonesiana. La Santa Messa è invece prevista per domani, terzo e ultimo giorno del viaggio papale in Indonesia: appuntamento alle ore 12 italiane nello Stadio “Gelora Bung Karno” di Giacarta.