LA SANTA MESSA FINALE DEL VIAGGIO IN INDONESIA DI PAPA FRANCESCO: DIRETTA VIDEO STREAMING

Si chiude con la Santa Messa nell’immenso stadio “Gelora Bung Karno” di Giacarta la prima parte del Viaggio Apostolico in Asia e Oceania: domani mattina il trasferimento dall’Indonesia alla Papua Nuova Guinea, non prima di un ultimo saluto con i fedeli cattolici indonesiani e le autorità che in questi tre giorni hanno fatto gli onori di casa col Santo Padre.



Dopo aver testimoniato con i giovani, gli infermi e i sofferenti nelle scorse ore la centralità del messaggio di pace di Gesù anche oggi, duemila anni dopo la Sua nascita, Papa Francesco si congeda con la Santa Messa davanti a migliaia di indonesiani accorsi per la benedizione e la celebrazione eucaristica. «Ciò che manda avanti il mondo non sono i calcoli di interesse, che finiscono in genere col distruggere il creato e dividere le comunità, ma la carità che si dona», è il messaggio centrale ripetuto anche nella Cattedrale di Nostra Signora dell’Assunzione a Giacarta nella giornata di ieri.



Nell’augurare ai cristiani di essere sempre costruttori di pace e fraternità, Papa Francesco ha spiegato nell’omelia della Santa Messa che occorre non stancarsi mai di sognare e costruire «una civiltà della pace! Osate sempre il sogno della fraternità». Costruire la pace e costruire la speranza nel nome di Gesù che incarna in tutto e per tutto tale profondo significato: «Siate costruttori di speranza, quella speranza del Vangelo che non delude mai e che ci apre alla gioia senza fine». Il Santo Padre ha poi spiegato che vivere nella luce del Signore significa anche non accontentarsi della “mediocrità”, quella è invece la strada preferita del demonio e ci porta al male anche dentro di noi: al contempo, la Parola di Gesù va vissuta e incarnata, non ripetuta senza fede, ripetuta come se «fossimo dei pappagalli».



PAPA FRANCESCO FIRMA IN MOSCHEA CON L’IMAM DI GIACARTA IL DOCUMENTO PER LA PACE: “MAI CEDERE AL FASCINO DELLA VIOLENZA”

Qualche ora prima nella mattinata in Indonesia Papa Francesco aveva fatto tappa in uno dei templi chiave dell’Islam mondiale, la Grande Moschea di Istiqlal: rinnovando lo stesso spirito dei documenti di Abu Dhabi del 2019, il Pontefice ha siglato con il Grande Imam Nasaruddin Umar la “Joint Declaration of Istiqlal 2024”, il documento sul dialogo interreligioso tra la Chiesa Cattolica, l’Islam e tutte le altre fedi presenti in Indonesia.

«La radice comune a tutte le sensibilità religiose è una sola: la ricerca dell’incontro con il divino»: in questo modo Papa Francesco affida all’Altissimo la possibilità di dialogare proficuamente con i fratelli islamici e di altre fedi, rinnovando il patto di fraternità che sta alla base di una felice convivenza. In tempi come questi segnati da terrorismo, violenze e persecuzioni, il messaggio è tutt’altro che superficiale e punta dritto alla ricerca del Bene Comune: «serve promuovere l’armonia religiosa per il bene dell’umanità», scrive e spiega ancora Papa Francesco nella dichiarazione congiunta con l’Imam di Giacarta, contrapponendo ai tempi bui odierni segni tangibili i fratellanza. Oltre all’invito a tutti i fedeli per impegnarsi con dialogo per la pace, il Pontefice si rivolge ai fratelli islamici nella Grande Moschea sottolineando la contrapposizione tra fraternità e violenza, tra pace e odio: «Che nessuno ceda al fascino dell’integralismo e della violenza, che tutti siano invece affascinati dal sogno di una società e di un’umanità libera, fraterna e pacifica!».

Oltre a seguire in diretta video streaming sul canale YouTube di Vatican News tutti i momenti dell’interno viaggio in Asia e Oceania, qui trovate l’intero programma di Papa Francesco che dopo l’Indonesia si recherà in Papua Nuova Guinea, Timor Est e Singapore. Domani mattina alle ore 9.15 la partenza dall’aeroporto di Giacarta con arrivo previsto a Port Moresby per le ore 18.50 locali