Papa Francesco domani mattina partirà per l’Ungheria, dove trascorrerà tre giorni per un viaggio apostolico: durante questo periodo incontrerà anche i rifugiati ucraini nonché provenienti da altre località che si trovano nel Paese. Il Pontefice ha definito il suo quarantunesimo itinerario internazionale come il “completamento” di quello compiuto il 12 settembre 2021 per il Congresso Eucaristico Internazionale.
“È un’occasione per riabbracciare una Chiesa e un popolo tanto cari”, ha affermato come riportato da Avvenire dopo il Regina Caeli di domenica. Il Paese, infatti, si dichiara cristiano per due terzi e ha una tradizione clericale molto ampia alle spalle. Il Santo Padre si recherà, nella tarda mattinata di sabato, anche in una piccola chiesa di rito greco-cattolico, attaccata a Roma ma di tradizione liturgica ortodossa. In questa occasione non dovrebbe parlare, ma si soffermerà per alcuni minuti in una preghiera che inevitabilmente avrà al centro l’Ucraina, martoriata dalla guerra. I fedeli bizantini che sono dovuti fuggire e sono stati accolti dall’Ungheria sono infatti numerosi.
Papa Francesco in Ungheria: incontrerà i rifugiati ucraini. Il precedente
Papa Francesco era già stato in Ungheria il 12 settembre 2021 per il Congresso Eucaristico Internazionale, ma come riportato da Le Figaro in quella occasione i fedeli erano rimasti delusi. Il viaggio, infatti, era stato limitato ad un solo giorno, in cui aveva celebrato la messa di chiusura dell’evento prima di ripartire subito per la Slovacchia, che aveva visitato per molto più tempo. Anche i colloqui con il Primo Ministro, Viktor Orban, erano stati abbastanza freddi.
Adesso il Pontefice avrà modo di rimediare. “È un po’ il felice compimento di una promessa”, ha affermato. Due anni fa, infatti, aveva detto ai fedeli ungherese che sarebbe tornato e ha mantenuto la parola, sebbene i suoi problemi di salute nelle scorse settimane lo abbiano purtroppo costretto a rimandare diversi impegni.