DALLA RUSSIA: “CI SARÀ L’INCONTRO PAPA FRANCESCO-KIRILL”
Mai termine più adatto, “disgelo”, per descrivere i rapporti tra Vaticano e Russia: secondo quanto riportato da “La Repubblica”, che cita l’ambasciata russa presso la Santa Sede, sarebbe pronto nei prossimi mesi un incontro tra Papa Francesco e il patriarca della Chiesa Ortodossa di Russia, Kirill.
A riferirlo poi è stato Hilarion Alfeev, metropolita di Volokolamsk e presidente del Dipartimento delle relazioni esterne del patriarcato di Mosca: «Un incontro tra papa Francesco e il patriarca ortodosso di Mosca Kirill è in preparazione, spero si svolga nel corso di quest’anno». Già nel pomeriggio del 16 marzo 2022 il Santo Padre ebbe modo di sentire in videotelefonata il patriarca di Russia (così come poche ore dopo Kirill sentì il capo della Chiesa Anglicana, l’arcivescovo di Canterbury Justin Welby): questi due contatti tra le tre Chiese cristiane, spiega ancora Hilarion al canale televisivo Russia 24, è avvenuto nel pieno della tremenda guerra in Ucraina. «Era molto importante che i rappresentanti delle più grandi Chiese cristiane comunicassero tra loro in questo momento critico», ha sottolineato il metropolita ortodosso, anticipando di fatto l’incontrò in presenza che porrà (si spera) il definito disgelo tra la Chiesa occidentale e quella orientale. Secondo fonti della Santa Sede, l’incontro tra Francesco e Kirill dovrebbe tenersi in “campo neutro”, né a Roma né tantomeno in Russia: rappresenterà però un punto importante per il tentato dialogo del Vaticano, finora sempre negato da Mosca, sul conflitto in Ucraina.
VERTICE PAPA-KIRILL, VATICANO POTRÀ MEDIARE PER LA GUERRA?
Dal Vaticano commentano come un «segnale positivo e importante» il prossimo incontro tra Papa Francesco e Kirill, forse già prima dell’estate: se da un lato Bergoglio aveva già ribadito che non spetta alla Santa Sede la mediazione politica sulla guerra, ha anche ribadito che la Chiesa è pronta a fare di tutto per promuovere percorsi di pace realizzabili e concreti.
«È necessario compiere ogni sforzo affinché le divergenze si risolvano pacificamente», avevano detto in una nota simile il Vaticano e il Patriarcato di Russia dopo la videochiamata di metà marzo, con Roma che aveva però aggiunto «la Chiesa non deve usare la lingua della politica, ma il linguaggio di Gesù». Lo scorso 18 febbraio l’ambasciare russo presso la Santa Sede, Aleksandr Avdeev, durante un seminario a Genova anticipò le forti problematiche che sarebbero scoppiate di lì a qualche giorno con l’invasione delle forze russe in Ucraina: «Stiamo preparando il secondo incontro tra papa Francesco e il patriarca della Chiesa ortodossa russa e penso che l’incontro sarà molto importante e interessante, non solo per le relazioni internazionali, ma anche per lo sviluppo delle relazioni tra le due Chiese: siamo i figli di una civiltà cristiana, abbiamo dei valori morali ed etici comuni». Il patriarca russo è stato fortemente attaccato in questo ultimo mese dai consessi internazionali per non aver preso distanza dalla guerra di Putin, anzi di essere quasi “connivente” al massacro in Ucraina. La notizia del prossimo incontro con il Papa invece rimette i canali del dialogo tra le Chiese sui binari della pace: nell’ultima Udienza Generale in Vaticano, lo scorso 30 marzo, Papa Francesco aumentò il suo allarme per l’escalation continua della guerra in Ucraina, «torniamo anche a pensare a questa mostruosità della guerra e rinnoviamo le preghiere perché si fermi questa crudeltà selvaggia che è la guerra».