La povertà è stata al centro di un recente discorso di Papa Francesco in occasione dell’omelia per la messa della Giornata dei poveri. Secondo il pontefice, si tratta di un vero e proprio scandalo che dobbiamo combattere, perché il Signore, quando tornerà, ce ne chiederà conto prima di “introdurci nella gioia della vita eterna”, che di questo passo potrebbe esserci preclusa. Non a caso, inoltre, l’intervento di Papa Francesco sulla povertà arriva dopo l’ultimo rapporto della Caritas, che indica un aumento importante e strutturale dei poveri assoluti, ora pari ad oltre 5,6 milioni di persone, ovvero poco meno del 10% della popolazione italiana.



Papa Francesco: “La povertà è uno scandalo, dobbiamo essere caritatevoli”

Secondo Papa Francesco, insomma, “la povertà è uno scandalo“. L’invito del pontefice è quello a rivolgere un pensiero “alle tante povertà materiali, culturali e spirituali del nostro mondo, alle esistenze di ferite che abitano le nostre città, ai poveri diventati invisibili, il cui grido di dolore viene soffocato dell’indifferenza generale di una società indaffarata e distratta. Pensiamo”, ha invitato ancora il Santo Padre, “a quanti sono oppressi, affaticati, emarginati, alle vittime delle guerre e a coloro che lasciano la loro terra rischiando la vita, a coloro che sono senza pane, senza lavoro e senza speranza“.



Ma per Papa Francesco un antidoto alla povertà esiste, ed è contenuto nel Vangelo: “Non sotterriamo i beni del Signore, mettiamo in circolo la carità, condividiamo il nostro pane, moltiplichiamo il nostro amore”. Infatti, secondo il pontefice, “Gesù compirà alla fine dei tempi, quando tornerà nella gloria e ci vorrà incontrare di nuovo, per fare il rendiconto della storia e introdurci nella gioia della vita eterna. E allora, dobbiamo chiederci: come ci troverà”, si domanda il Santo Padre. Senza la carità cristiana, ricorda ancora Papa Francesco nel suo discorso, è come se “i cristiani vivessero sotto terra“, e pertanto l’invito è quello di andare a stanare la povertà che “è pudica e si nasconde. Preghiamo”, ha concluso, “perché ciascuno di noi si impegni a far fruttare la carità e ad essere vicino a qualche povero”.

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