LA LETTERA DI PAPA FRANCESCO AI CATTOLICI DI TERRA SANTA: “GRAZIE PER LA TESTIMONIANZA DELLA PASQUA”

«Vi porto nel cuore, non vi lasceremo mai soli»: così scrive Papa Francesco nella lettera ufficiale inviata ai cattolici di Terra Santa per l’occasione della Pasqua di Resurrezione del Signore. A quasi sei mesi dall’inizio della guerra in Medio Oriente tra Israele e Hamas, la pace nella Striscia di Gaza sembra essere tutt’altro che vicina nonostante le pressioni internazionali per spingere sul momentaneo cessate il fuoco durante il Ramadan islamico. In prossimità delle celebrazioni del Triduo Pasquale, Papa Francesco scrive una lunga lettera alla popolazione immersa nella “morsa” delle tensioni belliciste, come le forti problematiche sociali tra i vari gruppi religiosi presenti in Terra Santa.



«Da tempo vi penso e ogni giorno prego per voi. Ma ora, alla vigilia di questa Pasqua, che per voi sa tanto di Passione e ancora poco di Risurrezione, sento il bisogno di scrivervi per dirvi che vi porto nel cuore. Sono vicino a tutti voi, nei vostri vari riti, cari fedeli cattolici sparsi su tutto il territorio della Terra Santa: in particolare a quanti, in questi frangenti, stanno patendo più dolorosamente il dramma assurdo della guerra, ai bambini cui viene negato il futuro, a quanti sono nel pianto e nel dolore, a quanti provano angoscia e smarrimento», scrive il Santo Padre. La Pasqua di Cristo nell’ottica della Terra Santa è incredibilmente più significativa, e non solo perché la Resurrezione è avvenuta proprio in quei luoghi sacri: «non solo la storia, ma neanche la geografia della salvezza esisterebbe senza la Terra che voi abitate da secoli, dove volete restare e dov’è bene che possiate restare. Grazie per la vostra testimonianza di fede, grazie per la carità che c’è tra di voi, grazie perché sapete sperare contro ogni speranza».



“NON VI LASCIAMO SOLI, SIETE IL SIMBOLO DELLA PASQUA”: L’INVITO DI PACE DA PAPA FRANCESCO

Citando il primo Papa pellegrino in Terra Santa – San Paolo VI, in viaggio a Gerusalemme 50 anni fa – il Santo Padre sottolinea come «Il protrarsi dello stato di tensione nel Medio Oriente, senza che siano compiuti passi conclusivi verso la pace, costituisce un grave e costante pericolo, che minaccia non solo la tranquillità e la sicurezza di quelle popolazioni – e la pace del mondo intero – ma anche certi valori sommamente cari, per diversi motivi, a tanta parte dell’umanità». Sono parole terribilmente attuali quelle di Papa Montini e Bergoglio rilancia lo stesso appello di pace: «la comunità cristiana di Terra Santa non è stata soltanto, lungo i secoli, custode dei Luoghi della salvezza, ma ha costantemente testimoniato, attraverso le proprie sofferenze, il mistero della Passione del Signore».



Soccombere come nella Passione, rialzandosi come nella Resurrezione: secondo Papa Francesco, i cattolici di Terra Santa incarnano la rinascita dopo la croce: «In questi tempi oscuri, in cui sembra che le tenebre del Venerdì santo ricoprano la vostra Terra e troppe parti del mondo sfigurate dall’inutile follia della guerra, che è sempre e per tutti una sanguinosa sconfitta, voi siete fiaccole accese nella notte; siete semi di bene in una terra lacerata da conflitti». Ai fratelli abitanti in Terra Santa, Papa Francesco rinnova la vicinanza (come molte volte ha raccontato in questi mesi il Patriarca di Gerusalemme, cardinale Pizzaballa, in merito alle continue telefonate e rapporti intessuti con il Santo Padre) alle porte della Pasqua: «non siete soli e non vi lasceremo soli, ma rimarremo solidali con voi attraverso la preghiera e la carità operosa, sperando di poter tornare presto da voi come pellegrini, per guardarvi negli occhi e abbracciarvi, per spezzare il pane della fraternità e contemplare quei virgulti di speranza cresciuti dai vostri semi, sparsi nel dolore e coltivati con pazienza». Qui la lettera integrale scritta da Papa Francesco ai cattolici di Terra Santa il 27 marzo 2024.

IL CUSTODE DI TERRA SANTA PADRE PATTON: “LA LETTERA DEL PAPA UNA CAREZZA AI CATTOLICI”

«Una carezza ai cristiani di Terra Santa e del Medio Oriente, un ulteriore segno concreto della sua vicinanza», così commenta padre Francesco Patton, Custode di Terra Santa, all’AgenSIR in merito alla lettera scritta oggi da Papa Francesco. Bergoglio, aggiunge padre Patton, «riconosce che per i cristiani di Terra Santa il Venerdì Santo non ha fine, ma poi riconosce anche che i cristiani di Terra Santa in qualche modo sono testimoni della Risurrezione, con la loro capacità di stare dentro la storia di questa Terra sin dall’inizio».

Per il Custode di Terra Santa decisiva è la sottolineatura di Papa Francesco in merito alla presenza cristiana nei luoghi di Gesù: «I cristiani devono poter restare qui e non devono essere costretti ad emigrare. Ciò vale in tutto il Medio Oriente e anche negli altri Paesi del mondo dove i cristiani sono una minoranza perseguitata». Invitando i pellegrini di tutto il mondo a tornare in Terra Santa, Patton conclude «Sull’esempio del Papa anche i cristiani nel mondo facciano sentire la loro vicinanza alla Terra Santa e si facciano pellegrini qui nei Luoghi Santi. Oggi è possibile venire in sicurezza a fare un pellegrinaggio, non è un atto coraggioso e imprudente. I cristiani di Terra Santa hanno bisogno di vicinanza quando le condizioni sono difficili. Pellegrinare è un atto di fede che ci permette di condividere la sofferenza con i cristiani locali».