Le disuguaglianze e le ingiustizie sociali al centro dell’udienza di oggi di Papa Francesco, che si è tenuta nel cortile di San Damaso di fronte a circa 500 fedeli. Bergoglio ha esordito evidenziando che «non possiamo aspettarci che il modello economico che è alla base di uno sviluppo iniquo e insostenibile risolva i problemi», considerando che non l’ha fatto e non lo farà. L’effetto a cascata promesso da «certi falsi profeti» non arriva mai, ha ribadito il pontefice, che si è soffermato sul teorema del bicchiere: «L’importante è che il bicchiere si riempia, e così poi cade sui poveri, sugli altri, che ricevono ricchezze». Papa Francesco ha però sottolineato: «Ma c’è un fenomeno: il bicchiere comincia a riempirsi e quando è quasi pieno cresce, cresce e cresce, e mai la cascata».



PAPA FRANCESCO CONTRO IL TEOREMA DEL BICCHIERE

Papa Francesco ha invocato delle nuove buone politiche, l’obiettivo deve essere quello di disegnare «sistemi di organizzazione sociale in cui si premi partecipazione, cura e generosità» anzichè «indifferenza, sfruttamento e interessi particolari». Il pontefice ha poi affermato che «dobbiamo andare avanti con tenerezza», invitando a coltivare il rispetto della diversità, «molto più resistente a qualsiasi tipo di virus». Poi, l’augurio finale: «Dio ci conceda di viralizzare l’amore e globalizzare la speranza alla luce della fede. Il Regno di Dio è un Regno di luce in mezzo all’oscurità, di giustizia in mezzo a tanti oltraggi, di gioia in mezzo a tanti dolori».

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