Dalla guerra in Ucraina al suo pontificato, Papa Francesco a tutto tondo ai microfoni dell’agenzia argentina Telam. E’ un momento molto delicato a livello internazionale per la crisi tra Mosca e Kiev, Bergoglio si è speso fin da subito in prima persona per il cessate il fuoco. “La guerra, purtroppo, è una crudeltà al giorno”, ha esordito il pontefice: “In guerra non si balla il minuetto, ma si uccide. E c’è un’intera struttura di vendita di armi che la favorisce”.
Citando i dati forniti da esperti di statistiche, Papa Francesco ha sottolineato che se non si fabbricassero armi per un anno non ci sarebbe più la fame nel mondo: “Credo che sia giunto il momento di ripensare il concetto di ‘guerra giusta’. Ci può essere una guerra giusta, c’è il diritto di difendersi, ma il modo in cui il concetto viene usato oggi deve essere ripensato”.
PAPA FRANCESCO: “LA GUERRA È MANCANZA DI DIALOGO”
Papa Francesco dal 2014 parla di guerra mondiale a pezzi, citando il recente conflitto in Ucraina ma anche la crisi in Ruanda, il dramma in Siria, o ancora il Libano e il Myanmar. “Quello che stiamo vedendo sta accadendo da molto tempo”, il giudizio del pontefice, che ha definito “immorale” l’uso e il possesso di armi nucleari. Ricorrere alla guerra significa dire no alla capacità di dialogo, ha rimarcato Bergoglio: “Questa capacità è molto importante, esco dalla guerra e passo al comportamento comune: pensiamo a quando si sta parlando con delle persone e, prima che finisci, ti interrompono e ti rispondo. Questo significa non saper ascoltare”. Bisogna ascoltare, è il monito di Papa Francesco: “Ascoltare quello che dice, ricevere, dichiariamo guerra prima, cioè interrompiamo il dialogo. Perchè la guerra è essenzialmente una mancanza di dialogo”.
PAPA FRANCESCO: “PUTIN? SONO STATO MANIPOLATO”
Nel corso del lungo dialogo con Telam, Papa Francesco è tornato a bacchettare l’Onu. Dopo la Seconda guerra mondiale c’era molta speranze nelle Nazioni Unite, ha ricordato il pontefice argentino, ma purtroppo le attese non sono state rispettate: “Non voglio essere offensivo, so che ci sono ottime persone che lavorano, ma su questo punto non hanno il potere di imporsi”. Papa Francesco si è poi soffermato sulle sue presunte dichiarazioni sul presidente russo Vladimir Putin e ha messo nel mirino i media, rei di aver manipolato le sue parole: “Hanno preso una frase fuori dal contesto e mi hanno fatto dire ciò che non intendevo dire”. Bisogna fare mola attenzione alle parole, ha messo in risalto Bergoglio: “Con la guerra, c’è stata una controversia per una mia dichiarazione su una rivista dei gesuiti: ho detto che ‘qui non ci sono né buoni né cattivi’ e ho spiegato perché. Ma hanno preso questa dichiarazione da sola e hanno detto: ‘il papa non condanna Putin!’. La realtà è che lo stato di guerra è qualcosa di molto più universale, più serio, e non ci sono buoni e cattivi. Siamo tutti coinvolti e questo è ciò che dobbiamo imparare”.