PAPA FRANCESCO CHIAMA UN FEDELE E CONFESSA “ME LA SONO VISTA BRUTTA DOPO IL MALORE”

Papa Francesco confessa di aver temuto di morire dopo il malore respiratorio sofferto prima di Pasqua che lo ha costretto a quattro giorni di ricovero: lo fa al telefono con una famiglia di Pesaro con la quale spesso in questi 10 anni di Pontificato ha intercorso lunghe chiacchierate telefoniche. Lo ha svelato al “Resto del Carlino” Michele Ferri, fratello di Andrea, commerciante ucciso a Pesaro il 3 giugno 2013 da un proprio dipendente a scopo di rapina. «Bastavano alcune ore in più e non so se la raccontavo», ha detto Papa Francesco al telefono con l’amico (divenuto ormai dopo le 90 telefonate in questi 10 anni di Pontificato, ndr).



Per la prima volta dopo le dimissioni dall’ospedale Gemelli di Roma – avvenuto sabato 1 aprile 2023 prima della Domenica delle Palme – Papa Francesco ammette di avere avuto uno svenimento dopo quell’Udienza Generale del mercoledì in Piazza San Pietro, appena prima del ricovero in ospedale: «Avevo perso conoscenza prima di arrivare in ospedale. Me la sono vista veramente brutta». Ferri però racconta di aver sentito un Papa con voce squillante e serena dopo le celebrazioni della Settimana Santa: «Sono ancora vivo, mi ha detto. Ha esordito così e io stavolta ho sentito una voce in forma, squillante e serena, meglio dell’ultima volta, allora mi era parso un po’ affaticato».



LE 90 TELEFONATE DI PAPA FRANCESCO ALLA FAMIGLIA DI PESARO

La telefonata fatta dal Papa a Ferri – 52enne informatico di Pesaro – è avvenuta alle 11.20 del mattino di Sabato Santo, parlando con lui e la moglie Loretta: «Gli ho detto: ci hai fatto prendere un bello spavento» e a quel punto Papa Francesco gli ha spiegato di essere arrivato incosciente in ospedale, «“Bastavano alcune ore in più e non so se la raccontavo”, mi ha detto».

Quella tra Michele Ferri e il Santo Padre è, incredibilmente, la 90esima telefonata da quando è cominciata questa particolare “corrispondenza” con la famiglia dell’uomo ucciso durante una tentata rapina: «Credo che la prossima sarà per l’anniversario della morte di Andrea, il 4 giugno», svela ancora il fratello al “Resto del Carlino”. Dopo quella tragedia fu proprio Michele Ferri a scrivere una lettera a Papa Francesco chiedendo perché così tanto dolore fosse toccato alla sua famiglia: nacque da lì la profonda amicizia che lega ancora oggi il Pontefice con la sua famiglia. Le telefonate non si sono mai interrotte in questi anni, rimaste a cadenza regolare, accogliendo poi anche l’intera famiglia Ferri anni fa in udienza privata in Vaticano.