Papa Francesco è preoccupato dalle continue violenze giovanili degli ultimi mesi, e dai numerosi casi di suicidio che si sono purtroppo registrati in questo periodo in Italia. Giusto per citare i più noti c’è Santo Romano, 19enne ammazzato a San Sebastiano da un 17enne, c’è poi la 13enne Aurora di Piacenza, forse gettata giù da un terrazzino dal fidanzato 15enne, ma anche Larimar e Leonardo, due 15enni che invece si sono tolti la vita, forse per revenge porn e bullismo.
Nessuno ha saputo evidentemente cogliere i loro disagi interiori, o magari sono stati loro a tenerli nascosti, dando un’immagine di se felice e serena, fino a che il tutto non è crollato, e alla fine sono morti, chi stroncato da mano altrui, chi invece con le stesse mane.
PAPA FRANCESCO AI GIOVANI: “UN DISAGIO PREOCCUPANTE”
E a questi poveri ragazzi che si è rivolto oggi il Pontefice in occasione dell’udienza con il Consiglio Nazionale dei Giovani tenutasi in San Pietro. Bergoglio ha parlato di un disagio che è “complesso e preoccupante”, che viene appunto manifestato sia attraverso la violenza quanto l’autolesionismo, chiaro sintomo di un malessere profondo che in questi ultimi anni sta pervadendo i più giovani.
Per il Papa si tratta di un vero e proprio “cambiamento d’epoca” ed è per questo che serve un’azione educativa che sia capillare e soprattutto condivisa da tutti, dalle famiglie, dalle scuole, dagli adulti di riferimento dei ragazzi. A riguardo il Santo Padre propone la creazione di un “villaggio dell’educazione”, uno spazio dove adulti e giovani si possano incontrare, e costruire delle relazioni umane, condividendo la propria vita e impegnandosi per un futuro migliore. Per Papa Francesco è necessario quindi un vero e proprio patto in vista di quella che rappresenta per lo stesso una sfida epocale, offrendo così ai giovani un futuro di speranza.
PAPA FRANCESCO AI GIOVANI: “NON DIVENTATE PENSIONATI DELLA VITA”
Sua Santità si è quindi rivolto direttamente ai ragazzi, invitando loro a non farsi rubare la speranza, e a non essere dei “pensionati della vita”. I giovani devono coltivare i propri sogni e le proprie passioni, guardando quindi al futuro con fiducia, anche perchè “La speranza non delude mai”, ha aggiunto ancora il Santo Padre, citando una frase che è poi una sorta di claim del Giubileo 2025 che si aprirà ufficialmente a fine dicembre.
I giovani effettivamente hanno ancora molta speranza nel futuro, a differenza dei più grandi che invece sono molto scettici, ma è fondamentale che questa speranza venga coltivata, alimentata, appassionata, perchè se viene meno la voglia di sognare, di vedere un futuro positivo, si diventa “un pensionato”, subentra l’apatia e la rassegnazione, due nemici della costruzione di un futuro che sia migliore. Che le parole di Papa Francesco possano quindi guidare i nostri giovani, che negli ultimi tempi appaiono sempre più smarriti.