IL RAPPORTO CON RATZINGER E LA DELUSIONE CON PADRE GEORG: COSA HA DETTO PAPA FRANCESCO NEL NUOVO LIBRO SPAGNOLO

Dopo le prime anticipazioni appena dopo la Santa Pasqua relative al tema delicato del conclave 2005, i nuovi contenuti emersi oggi sulla Stampa Vaticana in merito al nuovo libro in uscita su Papa Francesco – “El Sucesor” del giornalista spagnolo Javier Martínez-Brocal – entrano ancor più nell’intimo rapporto tra il Santo Padre e il compianto Benedetto XVI, Joseph Ratzinger. Se già nella sua vasta autobiografia scritta a quattro mani con il giornalista Federico Marchese Ragona Francesco aveva raccontato dello spiacevole “uso” che alcuni cardinali fecero dell’anomalia presente nella Chiesa dell’ultimo decennio (due Pontefici, entrambi residenti in Vaticano), nel saggio spagnolo il Santo Padre racconta molti altri aneddoti fino a rendere noto della “difesa” che Ratzinger fece del Pontefice sul delicato tema delle coppie LGBTQ.



«Benedetto XVI mi ha lasciato crescere, è stato paziente», racconta Papa Francesco nel libro-intervista in uscita nella giornata di mercoledì 3 aprile: «se non vedeva bene qualcosa, ci pensava tre o quattro volte prima di dirmelo. Mi ha lasciato crescere e mi ha dato la libertà di prendere decisioni». Francesco racconta i quasi 10 anni di “convivenza” in Vaticano dopo le dimissioni storiche del 2013: «Lasciava libertà, non ha mai interferito. In un’occasione, quando c’è stata una decisione che non ha capito, mi ha chiesto spiegazioni in modo molto naturale. Mi ha detto: “Guarda, non capisco questo, ma la decisione è nelle tue mani”, io gli ho spiegato le ragioni e lui è stato contento». Papa Francesco racconta di come Ratzinger sia stato «come un padre per me» e di come si sono dati l’ultimo saluto nel dicembre 2022, pochi giorni prima della morte del Papa Emerito: «Benedetto giaceva a letto. Era ancora cosciente, ma non riusciva a parlare. Mi guardava, mi stringeva la mano, capiva quello che dicevo, ma non riusciva ad articolare una parola. Rimasi con lui così per un po’, guardandolo e tenendogli la mano. Ricordo perfettamente i suoi occhi chiari… Gli ho detto qualche parola con affetto e l’ho benedetto. In questo modo ci siamo salutati».



Un ricordo invece tutt’altro che positivo è quanto Papa Francesco rivela in merito all’uscita nei giorni del funerale di Benedetto XVI del libro-memoriale di mons. Georg Gänswein, storico segretario di Ratzinger e attualmente “dimissionato” (per volere di Bergoglio) dal suo ruolo di prefetto della Casa Pontificia dopo 15 anni di servizio: «Mi hanno provocato un grande dolore: che il giorno del funerale venga pubblicato un libro che mi ha messo sottosopra, raccontando cose che non sono vere, è molto triste». Vedere i libri usciti in concomitanza con la morte del Papa Emerito, aggiunge ancora Bergoglio nel libro spagnolo, «non mi colpisce, nel senso che non mi condiziona. Ma mi ha fatto male che Benedetto sia stato usato. Il libro è stato pubblicato il giorno del funerale, e l’ho vissuto come una mancanza di nobiltà e di umanità».



PAPA FRANCESCO: “BENEDETTO XVI MI DIFESE SUI MATRIMONI GAY”. IL RACCONTO

È però un dettaglio particolare a catturare i titoli e gli interessi mondiali davanti alle tante anticipazioni emerse in queste ore su “Vatican News” (e non solo) sul nuovo libro su Papa Francesco: nel dialogo con il giornalista spagnolo, il Santo Padre racconta di quando Papa Ratzinger lo difese davanti ad alcuni cardinali che lamentavano diverse decisioni prese da Bergoglio, specie sul fronte dei matrimoni gay. «Ho avuto un colloquio molto bello con lui quando alcuni cardinali sono andati a incontrarlo sorpresi dalle mie parole sul matrimonio, e lui è stato chiarissimo con loro», spiega Francesco in merito al discorso tenuto sulle unioni civili in Francia, quando il Papa sottolineò che «si possono accogliere tre anziane pensionate che hanno bisogno di condividere servizi sanitari, eredità, abitazione, eccetera».

Per Papa Francesco quel tema era interessante ma alcuni cardinali andarono a dire a Benedetto XVI che il Pontefice diceva eresie sul fronte LGBTQ: «Un giorno si sono presentati a casa sua per farmi praticamente un processo, e mi hanno accusato davanti a lui di promuovere il matrimonio omosessuale». Francesco racconta che in quel contesto Ratzinger li ascoltò tutti salvo poi calmarli e spiegando loro la versione di Bergoglio: «Ha detto loro: “Questa non è un’eresia”. Come mi ha difeso!… Sempre mi ha difeso». In merito infine alla continuità che sempre si augura tra due Pontefici, il suo caso è stato ampiamente fruttuoso: «Quello che io vedo negli ultimi Papi… è che ogni successore è sempre stato contrassegnato dalla continuità, continuità e differenza, perché nella continuità ciascuno ha portato il suo carisma personale… sempre c’è continuità e non rottura».