È stato un messaggio riflessivo e colmo di speranze per il futuro quello che Papa Francesco ha deciso di rivolgere oggi – venerdì 31 maggio 2024 – alla platea di fedeli e curiosi che hanno partecipato alla prima giornata del Congresso dell’Association des Parents d’Élèves de l’Enseignement Libre (Apel) che si terrà a Valenza fino al prossimo 2 giugno: un’occasione utile per tornare a parlare del sempre più centrale tema dell’intelligenza artificiale, rapportato – in questo caso – alla scuola e all’apprendimento delle generazioni più recenti. “I giovani e la famiglie, presente e futuro delle nostre società”, ha sottolineato Papa Francesco in apertura, “sono al centro della mia attenzione”, esortando i genitori all’ascolto ad essere “davvero i protagonisti e i primi artefici dell’educazione” dei loro figli.



Un compito – ammette il Santo Padre – certamente non facile e che non può prescindere dall’aiuto dell’intera società per arrivare ad “un’alleanza forte tra la scuola e le famiglie” come veicolo per “la trasmissione delle conoscenze e al tempo stesso dei valori umani e spirituali“. In tal senso, secondo Papa Francesco l’educazione amplierebbe il suo sguardo, diventando “integrale, al fine di garantire la costruzione di un mondo più umano e assicurargli la sua dimensione spirituale”; ma soprattutto avvicinando i giovani “al progetto di Dio per ognuno di loro”.



L’obiettivo – continua il Santo Padre – è quello di creare una “scuola-comunità” che ambisca ad essere “una scuola di vita” per i giovani, dandogli le chiavi per “affrontare un mondo difficile ma illuminato dalla speranza (..) sulle promesse di Cristo che non delude“.

Papa Francesco: “Solo assieme possiamo affrontare la sfida dell’intelligenza artificiale”

Quella che immagina Papa Francesco è una vera e proprio “comunità che, con una diversità di ruoli ma una convergenza di fini, riveste le caratteristiche di una comunità cristiana e umana” basata sulla sempre importantissima “carità”; e tornando ai genitori e alle famiglie il Pontefice ci ha tenuto a ringraziarli per il loro supporto – che ritiene “indispensabile” – alle “nostre comunità educative: uno dei pilastri del Patto educativo globale” di cui lo stesso Papa Francesco ha parlato poco prima, per arrivare a ricordare che “l’educazione non termina con la fine della scuola” ma si manifesta “nel corso di tutta la vita”.



Ma da quel palco non è mancato neppure l’ennesimo riferimento all’Intelligenza artificiale – che presto potrebbe essere oggetto di una nuove enciclica – che secondo il Santo Padre “cambia profondamente, al di là dei metodi di apprendimento, il modo di pensare autonomamente“: un monito che vuole essere anche un invito, continua Papa Francesco, ad “un lavoro di discernimento” che includa le famiglie ma anche “l’insieme della comunità educativa e la luce della Chiesa” che – promette in chiusura – “sarà al vostro fianco” per superare questa importante sfida “che non riguarda soltanto l’etica ma anche la formazione dell’intelligenza e del giudizio dei vostri figli, dell’intera gioventù”.