PAPA FRANCESCO RESPINGE LE DIMISSIONI PER IL MOMENTO: “MA LA PORTA È APERTA”

Papa Francesco respinge per l’ennesima volta l’ipotesi delle dimissioni imminenti da Pontefice ma ammette che nel suo futuro la questione è tutt’altro che da escludere: dopo l’intervista alla “Reuters”, dove aveva lasciato intendere che forse magari, un giorno, per motivi di salute sarebbe stato possibile vedere per il secondo Papato consecutivo delle dimissioni dal Soglio Pontificio, ecco che nell’intervista in spagnolo a Televisa Univision (emittente messicano-americana) l’impressione è connotata di maggiori dettagli da parte di Jorge Mario Bergoglio.



«La porta è aperta», ha confessato il Santo Padre alle giornaliste messicane María Antonieta Collins e Valentina Alazraki: «Non ho intenzione di dimettermi. Al momento no», ha ribadito però aggiungendo come l’intenzione potrebbe invece avvenire «se vedo che non posso, o mi faccio male o sono un ostacolo». Il Papa ha poi ammesso di aver sempre creduto che il suo Pontificato sarebbe stato molto breve, e invece «sono passati 9 anni, non me ne rendevo conto!». Il ginocchio e l’anca fanno male e infatti è lo stesso Papa Francesco a sentirsi un po’ «sminuito» da non poter camminare più come prima, ma questo per il momento non lo ha fatto mai pensare per un attimo alle dimissioni da Pontefice.



IL FUTURO DI PAPA FRANCESCO: “POTREI ESSERE IL VESCOVO EMERITO DI ROMA…”

Nell’intervista è lo stesso Papa Francesco a ricordare la figura e l’esempio di Benedetto XVI nelle dimissioni che hanno cambiato forse per sempre la storia della Chiesa Cattolica: «L’esempio che ci ha dato papa Benedetto è importante. Se vedo che non posso, o che sono di danno, o che sono di disturbo, allora lascerò e spero che la forza del suo esempio mi sia d’aiuto a prendere la decisione». L’esperienza dell’attuale Papa Emerito – dimessosi nel 2013 e ritiratosi nel Monastero “Mater Gratiae” all’interno del Vaticano – dimostra, spiega ancora Bergoglio, «che è andata piuttosto bene perchè è un uomo santo e discreto e l’ha gestita bene. Ma in futuro le cose dovrebbero essere precisate meglio, o le cose dovrebbero essere rese più chiare».



Il giorno poi dell’eventuale pensionamento il problema sul “titolo” che diverrà è in realtà molto semplice per Francesco: «Io sono il vescovo di Roma, in questo caso il vescovo emerito di Roma». A domanda secca sul fatto che possa vivere ancora in Vaticano dopo le eventuali dimissioni, Francesco non si fa problemi a dire «sicuramente no», mentre è già più possibilista sull’ipotesi della Basilica di San Giovanni in Laterano, in quanto tradizionale sede del vescovo di Roma. Esclude invece l’ipotesi ancora più suggestiva, ovvero il ritorno in Argentina: «la porta è aperta» per eventuali dimissioni ma sicuro «non adesso». Chiosa finale sul tema scottante del momento, ovvero la sentenza sull’aborto della Corte Suprema Usa: qui il Papa ribadisce il suo concetto più volte stabilito dalla stessa Dottrina Sociale della Chiesa: «dati scientifici dimostrano che un mese dopo il concepimento, il Dna del feto è già lì e gli organi sono allineati. C’è la vita umana. È giusto eliminare una vita umana?».