“SOGNO LA PACE”: L’ANGELUS DI PAPA FRANCESCO ALLA GMG DI LISBONA

«Amici, permettete anche a me, ormai anziano, di condividere con voi giovani un sogno che porto dentro: è il sogno della pace»: lo ha detto Papa Francesco nell’Angelus da Lisbona per la giornata conclusiva della GMG 2023 davanti ad un milione e mezzo di giovani.



Dopo la Santa Messa il Pontefice ha ricordato quanto già sottolineato ieri nella visita al Santuario di Fatima: «accompagniamo con l’affetto e la preghiera coloro che non sono potuti venire a causa di conflitti e di guerre. Nel mondo sono tante le guerre, sono molti i conflitti. Pensando a questo continente, provo grande dolore per la cara Ucraina, che continua a soffrire molto». Quel “sogno di pace” Papa Francesco lo confida ai giovani, affinché anche loro possano vivere davvero in pace in un avvenire pacifico: «Attraverso l’Angelus mettiamo nelle mani di Maria, Regina della pace, il futuro dell’umanità».



PAPA FRANCESCO PREGA IL ROSARIO PER LA PACE ALLA MADONNA DI FATIMA

Poco prima della Veglia con i giovani della GMG sabato sera, Papa Francesco aveva affidato il «martoriato popolo dell’Ucraina» e le speranze per un futuro di pace alla Madonna di Fatima: dopo la Recita del Rosario, rimanendo in silenzio davanti alla statuina di Maria, il Santo Padre ha affidato ad un tweet la preghiera per la pace invocata in Portogallo. È poi il direttore della Sala Stampa in Vaticano, Matteo Bruni, a sottolineare come in quel «lungo momento di silenzio nella Cappellina davanti alla Madonna il Papa ha pregato, con dolore, per la pace», in Ucraina e non solo.



«Ottienici la pace. Tu, Vergine del cammino, apri strade dove sembra che non vi siano», si legge ancora nella preghiera, «Con cuore di figli ti consacriamo le nostre vite, ogni fibra del nostro essere, tutto quello che abbiamo e siamo, per sempre. Ti consacriamo la Chiesa e il mondo, specialmente i Paesi in guerra». La forza dell’intercessione per quella pace che stenta a vedersi dall’Ucraina all’Africa fino all’Asia e nel Medio Oriente: «Tu, che sciogli i nodi, allenta i grovigli dell’egoismo e i lacci del potere. Tu, che non ti lasci mai vincere in generosità, riempici di tenerezza, colmaci di speranza e facci gustare la gioia che non passa, la gioia del Vangelo».

MISSIONE DI ZUPPI ALLA GMG: “SENZA LA PACE C’È SOLTANTO LA MORTE”

«L’offensiva di pace»: così Papa Francesco nella lunga intervista alla rivista spagnola “Vida Nueva” ha sottolineato l’impegno del Vaticano per la missione di pace in Ucraina. Sempre dalla GMG il Presidente della CEI cardinale Zuppi, nonché inviato speciale del Papa per attivare i negoziati di pace tra le nazioni in guerra, ha accolto a “Casa Italia” tre vescovi ucraini Ivan Kulyk, Maksym Ryabukha e Oleksandr Yazlovetskiy. «È stata un’occasione per rinnovare la solidarietà. Questo conforta, dà speranza e risposte concrete», ha commentato la Conferenza Episcopale Italiana dopo l’incontro a margine della GMG Lisbona 2023.

Papa Francesco sempre nell’intervista alla rivista spagnola aveva annunciato la prossima visita del Card. Zuppi in Cina dopo quelle in Ucraina, Russia e Stati Uniti: oggi intervistato da AgenSIR è lo stesso arcivescovo di Bologna a sottolineare il suo personale impegno per una trattativa di pace al più presto. «Offensiva di pace è non abituarsi alla guerra», rileva Zuppi, «Ce lo mostra concretamente Papa Francesco, con il suo non darsi pace, con il suo cercare continuamente le vie sia per consolare le sofferenze sia per aprire spazi per mettere fine al conflitto. Vedo che c’è tanta solidarietà. Sono qui presenti tre vescovi dell’Ucraina che hanno tanti legami con la Chiesa italiana e questa fraternità li conforta, dà speranza, e dà anche concretamente risposte, perché non c’è solo la sofferenza terribile della guerra, ma anche il dramma dei profughi, di quelli che hanno perso tutto, che vivono in una situazione di totale incertezza». Lo spazio per la speranza c’è sempre anche se non è facile, conclude il cardinale: «Non può non esserci la pace perché senza la pace c’è soltanto la fine, c’è la morte. Non si può vivere con la guerra, anche se gli uomini si abituano a tutto. La guerra spegne la vita e la vita non riprende automaticamente con la fine della guerra. Certo che c’è spazio per la pace ma bisogna cercarla in tutti i modi e ognuno deve fare la sua parte perché questa pace venga presto».