LAUDATO SI’… PARTE DUE: L’ANNUNCIO DI PAPA FRANCESCO SULLA NUOVA ENCICLICA
Sul finire del discorso agli avvocati del Consiglio di Stato, Papa Francesco ha stupito tutti: «Sto scrivendo una seconda parte della Laudato si’ per aggiornare i problemi attuali». Non era mai accaduto nella storia della Chiesa (quantomeno a memoria personale, mi scuso altrimenti, ndr) che un Papa regnante producesse una lettera enciclica e qualche anno dopo annunciasse una “seconda parte” con gli eventuali “aggiornamenti” sul caso.
E invece quanto sottolineato oggi dal Santo Padre durante il discorso a braccio ad una delegazione di avvocati dei Paesi membri del Consiglio d’Europa firmatari dell’Appello di Vienna: Papa Francesco stava esprimendo l’apprezzamento per l’impegno del Consiglio in merito all’elaborazione di un quadro normativo in favore della protezione dell’ambiente ed ha annunciato con nettezza, «Sono sensibile infine alla cura che voi rivolgete alla casa comune e al vostro impegno per partecipare all’elaborazione di un quadro normativo in favore della protezione dell’ambiente. Non dobbiamo mai dimenticare che le giovani generazioni hanno diritto a ricevere da noi un mondo bello e vivibile, e che questo ci investe di gravi doveri nei confronti del creato che abbiamo ricevuto dalle mani generose di Dio. Grazie per questo contributo».
DI COSA PARLA L’ENCICLICA “LAUDATO SI’” DI PAPA FRANCESCO
Dopo l’annuncio di Papa Francesco è il direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Matteo Bruni, a precisare quanto affermato stamane in Vaticano: in merito all’enciclica “Laudato si’” e alla sua seconda parte in stesura, «si tratta di una Lettera che vuole affrontare in particolare le recenti crisi climatiche». Scritta e pubblicata il 18 giugno 2015 da Papa Francesco, la Laudato si’ è la seconda enciclica del Pontefice argentino dedicata ufficialmente alla «cura della casa comune», prende il titolo dall’incipit del Cantico delle Creatura di San Francesco d’Assisi.
«“Laudato si’, mi’ Signore”, cantava san Francesco d’Assisi. In questo bel cantico ci ricordava che la nostra casa comune è anche come una sorella, con la quale condividiamo l’esistenza, e come una madre bella che ci accoglie tra le sue braccia: “Laudato si’, mi’ Signore, per sora nostra matre Terra, la quale ne sustenta et governa, et produce diversi fructi con coloriti flori et herba”», scrive nelle prime righe dell’enciclica Papa Francesco all’interno di un testo che richiama nel 2015 molti dei temi poi “esplosi” a livello mondiale con le tesi del riscaldamento globale e delle “crisi climatiche”. Richiamando in parte all’ecologia integrale insegnata dall’illuminante enciclica “Caritas in Veritate” di Benedetto XVI, il testo di Francesco è stato spiegato dallo stesso Pontefice durante il workshop “Modern slavery and climate change: the commitment of the cities”: «Questa cultura della cura dell’ambiente non è un atteggiamento solamente – lo dico nel vero senso della parola – “verde”, non è un atteggiamento “verde”, è molto di più. Prendersi cura dell’ambiente significa avere un atteggiamento di ecologia umana. Non possiamo dire, cioè, che la persona sta qui e il creato, l’ambiente stanno lì. L’ecologia è totale, è umana. E questo è quello che ho voluto esprimere nell’enciclica Laudato si’: che non si può separare l’uomo dal resto; c’è una relazione che incide in maniera reciproca, sia dell’ambiente sulla persona, sia della persona nel modo in cui tratta l’ambiente; ed anche l’effetto rimbalzo contro l’uomo quando l’ambiente viene maltrattato. Per questo di fronte ad una domanda che mi hanno fatto ho risposto: “No, non è un’enciclica “verde”, è un’enciclica sociale”». L’appello lanciato dal Papa con l’enciclica a tema “ambientale” è quella di «proteggere la nostra casa comune per costruire un futuro migliore per tutta l’umanità; Rivolgo un invito urgente a rinnovare il dialogo sul modo in cui stiamo costruendo il futuro del pianeta. Abbiamo bisogno di un confronto che ci unisca tutti, perché la sfida ambientale che viviamo, e le sue radici umane, ci riguardano e ci toccano tutti. Il movimento ecologico mondiale ha già percorso un lungo e ricco cammino, e ha dato vita a numerose aggregazioni di cittadini che hanno favorito una presa di coscienza».