LA TELEFONATA DI PAPA FRANCESCO E DEL CARDINALE ZUPPI A GINO CECCHETTIN
Una telefonata inattesa dal capo della Chiesa italiana e dal Santo Padre in persona, inattesa specie per uno come Gino Cecchettin che si è sempre professato non cattolico: così il papà di Giulia Cecchettin, la ragazza 22enne vittima di femminicidio lo scorso 11 novembre, ha svelato di aver ricevuto lo scorso 5 marzo una telefonata dal cardinale Matteo Zuppi e da Papa Francesco. Lo ha detto lo stesso Gino Cecchettin durante la presentazione del nuovo libro dedicato alla figlia, dal titolo “Cara Giulia”, al teatro Verdi di Padova: la notizia è poi stata confermata anche dal direttore della Sala Stampa vaticana, Matteo Bruni.
A pochi mesi dall’orrendo delitto compiuto dal fidanzato di Giulia, Filippo Turetta, l’attenzione sulle violenze contro le donne si “riaccende” in vista della Giornata Internazionale della Donna di domani, 8 marzo 2024: e così nei giorni in cui Cecchettin inizia il giro d’Italia con le presentazioni del nuovo libro, la telefonata dal Vaticano è sorta come un’autentica sorpresa. A chiamare direttamente il papà di Giulia, Elena e Davide Cecchettin è stato l’arcivescovo di Bologna, il cardinale Zuppi: «È stato lui a chiamarmi dicendomi: ‘Ti passo il Santo Padre’».
MORTE GIULIA CECCHETTIN, PAPA FRANCESCO E L’APPELLO ALLE “RELAZIONI SANE”
Gino Cecchettin ha poi spiegato di avere i rapporti con “i piani sopra” – cioè con Dio – alquanto “complicati”: «Io ho un rapporto con i ‘piani sopra’ un po’ equivoco», ha detto ancora il padre di Giulia confermando la propria distanza dalla fede, «ma per quanto uno non ci creda, comunque lui rappresenta due miliardi di persone e quando senti le sue parole, senti due miliardi di persone che ti danno una pacca sulle spalle e ti sostentano. Questo è un dono, è uno dei regali di Giulia».
A pochi giorni dal delitto di Giulia Cecchettin, Papa Francesco aveva affrontato in Udienza con la stampa cattolica il tema della violenza contro le donne invitando l’intera umanità a riflettere sul valore centrale della sana relazione: «Vediamo dalle tristissime cronache di questi giorni, dalle terribili notizie di violenza contro le donne», aveva detto il Santo Padre nel discorso in Sala Clementina, «quanto sia urgente educare al rispetto e alla cura: formare uomini capaci di relazioni sane. Comunicare è formare l’uomo». Per Papa Francesco occorre formare ed educare sempre più, non abbandonando mai il sentiero della formazione: «sarà esso a portarvi lontano».