PAPA FRANCESCO E LA GUERRA IN UCRAINA: “TUTTI GLI IMPERI SONO INVISCHIATI, NON SOLO LA RUSSIA”

Sarà disponibile integralmente solo domenica 12 marzo, alla vigilia dell’anniversario per i 10 anni di Pontificato: eppure l’intervista di Papa Francesco a Paolo Rodari per la tv svizzera di RSI (Radiotelevisione Svizzera) già fa molto parlare e discutere e non solo per l’ulteriore conferma che non è da escludere le eventuali dimissioni da Pontefice. È il passaggio infatti sulla guerra in Ucraina e in generale sul rischio di terza guerra mondiale a cui andiamo incontro che resta una voce solitaria e quasi “anomala” nel panorama degli equilibri internazionali di questi ultimi 12 mesi. Papa Francesco conferma infatti l’intenzione di porsi come negoziatore per entrambe le parti, condanna la guerra in Ucraina ma ribadisce quanto già detto in passato, ovvero che gli interessi della NATO non sono del tutto immuni da responsabilità (specie per quanto avvenuto nel passato, ndr).



Insomma, nuove dichiarazioni che contribuiscono a rendere il Santo Padre un vero canale potenziale di dialogo per quella tregua-negoziato che da molti parti si invoca ma che sembra essere sempre più lontano ogni giorno che passa di questa lunga ed estenuante guerra ai confini dell’Europa. «Se incontrassi oggi Putin? Gli parlerei chiaramente come parlo in pubblico. È un uomo colto». Il secondo giorno della guerra un anno fa Papa Francesco si recò all’ambasciata di Russia in Vaticano per dire che era disposto ad andare subito a Mosca per parlare con il Cremlino, a patto che Putin gli lasciasse una finestra per negoziare: «Mi scrisse Lavrov dicendo grazie ma non è il momento. Putin sa che sono a disposizione. Ma lì ci sono interessi imperiali, non solo dell’impero russo, ma degli imperi di altre parti. Proprio dell’impero è mettere al secondo posto le nazioni».



GUERRA MONDIALE, PREGHIERA E DIMISSIONI: L’INTERVISTA DI PAPA FRANCESCO

Papa Francesco insomma ha ben in mente che il rischio di terza guerra mondiale che potrà originarsi da questo conflitto in Ucraina potrebbe davvero avere effetti nefasti per tutti, specie in un mondo dove i conflitti sono purtroppo all’ordine del giorno: dallo Yemen alla Siria, dai poveri Rohingya del Myanmar sono le guerre che il Papa ammettere di sentire “più vicine”, «Perché queste sofferenze? Le guerre fanno male. Non c’è lo spirito di Dio. Io non credo nelle guerre sante».

In poco più di 100 anni ci sono state tre guerre mondiali per Papa Francesco: «14-18, ‘39-45, e questa che è una guerra mondiale. È cominciata in pezzetti e adesso nessuno può dire che non è mondiale. Le grandi potenze sono tutte invischiate». L’Ucraina è il “campo di battaglia”, aggiunge il Santo Padre, ma lì dentro «vi lottano tutti, Questo fa pensare all’industria delle armi. Un tecnico mi diceva: se per un anno non si producessero le armi sarebbe risolto il problema della fame nel mondo. È un mercato. Si fa la guerra, si vendono le armi vecchie, si provano le nuove». Nel resto dell’intervista che uscirà domenica prossima in forma integrale – per ora è stata solo anticipata da ampi stralci pubblicati da Vatican News – Papa Francesco ritorna sulla possibilità non lontanissima delle dimissioni da Pontefice regnante: «cosa potrebbe portarmi a dimettermi? Una stanchezza che non ti fa vedere chiaramente le cose. La mancanza di chiarezza, di sapere valutare le situazioni. Anche il problema fisico, può darsi. Su questo domando sempre e seguo i consigli. Come vanno le cose? Ti sembra che devo… alle persone che mi conoscono, anche ad alcuni cardinali intelligenti. E mi dicono la verità: continua va bene. Ma per favore: gridare a tempo».