Papa Francesco sembra sempre più intenzionato a porre fine agli attacchi contro il suo operato mosse da alcuni cardinali conservatori negli USA, tra i quali spicca sicuramente il cardinale Raymond Burke, ovvero il leader del dissenso nei confronti del Pontefice. Secondo una fonte citata dal Corriere della Sera, infatti, Bergoglio avrebbe parlato dell’antagonismo nei suoi confronti in occasione di una visita dei capi dei dicasteri vaticani.



L’idea di Papa Francesco, riporta il Corriere, è quella di attuare contro i cardinali conservatori USA “alcuni provvedimenti di natura economica, accompagnati da pene canoniche”, che potrebbero consistere nella rimozione dello stipendio e delle case. Non è chiaro se nel suo discorso abbia attivamente citato il cardinale Burke, ma in ogni caso è certo che trattandosi di una delle voci più altisonanti e violente potrebbe essere in cima a quell’elenco. D’altronde Papa Francesco nel 2013 aveva già sollevato dal suo incarico all’interno della Congregazione dei vescovi il portavoce dei cardinali conservatori USA, mentre nel 2021 spiegando che “nel collegio cardinalizio ci sono alcuni negazionisti” del covid, citando un “poveretto [che] è ricoverato con il virus“, chiaro riferimento a Burke che si era ammalato proprio in quei giorni.



Le critiche di Burke e dei cardinali conservatori USA contro Papa Francesco

Non è ancora chiaro cosa abbia spinto Papa Francesco a valutare delle possibili misure contro i cardinali conservatori USA proprio in questo momento, ma secondo il Corriere potrebbe essere legato ai “dubia” che hanno espresso sui due Sinodi che ha tenuto. Burke, infatti, aveva accusato il Pontefice di star provocando uno scisma nella chiesa cattolica, attuando alcune decisioni che a suo dire violerebbero la dottrina ufficiale.

Burke e i cardinali conservatori USA, tuttavia, non si sono mai risparmiati attacchi contro Papa Francesco, accusandolo, tra le altre cose, ad inizio ottobre di aver compiuto “errori filosofici, canonici e teologici“. Inoltre, il cardinale che ora non ricopre più alcuna posizione ufficiale nella Chiesa cattolica, raccoglierebbe le istanze, facendosi promotore, defrancescoi timori che certi personaggi e istituzioni nutrono dei confronti del Pontefice, ritenuto un pericolo. Dal conto suo, invece, Papa Francesco fino a questo momento si era sempre dimostrato clemente nei confronti dei cardinali conservatori USA, e la stessa idea di imporre delle pene contro di loro potrebbe essere, in realtà, un avviso ed una richiesta ad interrompere gli atteggiamenti aggressivi. L’eventuale ufficialità dei provvedimenti, comunque, dovrebbe essere annunciata nei prossimi giorni.