Marche: continuano le ricerche di Mattia, “Danni per 2 miliardi”

La puntata odierna di Storie Italiane è tornata a parlare della violenta alluvione nelle Marche con l’intervento del papà di Mattia, il bambino di 8 anni ancora disperso. Durante la trasmissione è intervenuto prima Vittorio Introcaso da Castelleone di Sausa che ha aggiornato lo studio di Rai 1 sulla prosecuzione delle ricerche e degli interventi nei luoghi dell’alluvione. “I danni sono ingenti”, sottolinea Introcaso, “si parla di 2 miliardi di danni, una regione in ginocchio”. Le vittime accertate sono 11, mentre proseguono le ricerche “per trovare due persone, Brunella di 56 anni e Mattia, che ha soltanto 8 anni”.



Introcaso sottolinea come le ricerche vadano avanti senza sosta, ma “il fiume è pieno di fango e non si vede” nulla, al punto che “bisogna tastare il fondale”. In quella fatidica notte dell’alluvione, il fiume ha raggiunto i 300 metri di larghezza, con una forza tale che “ha divelto le querce secolari come fossero arbusti”. Subito dopo l’intervento di Introcaso sono state trasmesse le parole del papà di Mattia, che nonostante il tempo che passa e i 4 giorni senza notizie, non perde le speranze e sa che suo figlio, trascinato dall’acqua ad appena 8 anni, è ancora vivo.



Papà di Mattia: “Voglio e devo credere che sia vivo”

Durante Storie Italiane, insomma, mentre si parlava della violenta alluvione nelle Marche, un momento particolarmente accorato è stato quello delle parole del papà di Mattia, il bambino di 8 anni strappato dall’acqua dalle braccia della madre e disperso da 4 giorni. Di lui, per ora, si è trovato solamente lo zainetto,con cui andava a scuola”, o meglio, si corregge il papà di Mattia, “con cui andrà a scuola”. Lui racconta di come l’acqua abbia trascinato l’auto della moglie, con Mattia a bordo. Lei a quel punto sarebbe uscita dalla vettura, trovata distrutta nei pressi del letto del fiume, “ma la seconda ondata le ha portato via Mattina dalle braccia”.



Il papà di Mattia, in merito alla moglie Silvia, dice che “è in un fortissimo stato di shock”, ma entrambi conservano “la speranza di trovare Mattia, ammettendo anche che “non la lascerà mai” quella speranza. “Penso”, continua il papà di Mattia, “sia scappato e si sia nascosto da qualche parte, voglio e devo credere che sia vivo”. “Lo troverò”, continua, “in qualunque modo, dovessi ribaltare piante, fili d’erba, mattone per mattone, cespuglio per cespuglio, io lo trovo mio figlio”. Infine, il padre di Mattia ci tiene a ringraziare “i pompieri e le forze dell’ordine, eroi ed angeli mandati dal cielo”.