Papa Francesco ha parlato stamane nell’udienza generale in Vaticano, ed ha richiamato il popolo al vero valore del Natale. In vista della festività ormai imminente (mancano nove giorni al 25 dicembre), il Santo Padre ha spiegato: “Quest’anno ci attendono restrizioni e disagi; ma pensiamo al Natale della Vergine Maria e di San Giuseppe: non furono rose e fiori! Quante difficoltà hanno avuto! Quante preoccupazioni! Eppure la fede, la speranza e l’amore li hanno guidati e sostenuti. Che sia così anche per noi!”.
Il riferimento al Pontefice è ovviamente alle difficoltà derivanti dalle numerose restrizioni per covid, con il governo che sta varando un’ulteriore stretta sugli spostamenti, molto probabilmente una maxi zona rossa italiana fino al 6 gennaio. Il Papa ha quindi cercato di focalizzare l’attenzione su cosa significhi realmente il Natale: “quello vero, cioè la nascita di Gesù Cristo – le parole del Santo Padre riportate da SkyTg24.it – anche ci aiuti questa difficoltà a purificare un po’ il modo di vivere il Natale, di festeggiare, uscendo dal consumismo, che sia più religioso, più autentico, più vero”.
PAPA BERGOGLIO: “SIAMO TUTTE FOGLIE DELLO STESSO ALBERO”
Papa Bergoglio ha poi continuato dicendo che siamo tutte foglie “dello stesso albero”, e che ogni distacco ci richiama “alla grande pietà che dobbiamo nutrire, nella preghiera, gli uni per gli altri”. Il Papa si è concentrato in particolare sul valore della preghiera e soprattutto nei momenti di sofferenza di ognuno di noi: “Nella solitudine ci si separa da tutto e da tutti per ritrovare tutto e tutti in Dio – ha proseguito Sua Santità, ricordando che “il cuore compassionevole che non esclude nessuno di chi prega”. Chi prega “prega per il mondo intero, portando sulle sue spalle dolori e peccati. Prega per tutti e per ciascuno: è come se fosse un’ ‘antenna’ di Dio in questo mondo. In ogni povero che bussa alla porta, in ogni persona che ha perso il senso delle cose, chi prega vede il volto di Cristo”.