Caro direttore,
allora è ufficiale. Come aveva preannunciato poche settimane fa a Milano mons. Vincenzo Paglia, il 27 aprile mattina si terrà, in piazza San Pietro in Vaticano, l’incontro tra Papa Francesco e nonni e nipoti. Nonni e nipoti assieme: nonni che accompagneranno nipoti e, d’altra parte, nipoti che accompagneranno nonni. Mi pare una bella notizia, accolta con grande favore dall’associazione NONNI2.0, la quale, proprio in questi mesi, in preparazione della celebrazione del proprio decennale di vita, ha organizzato una sorta di “corso” dal titolo Un patto tra generazioni per una società più umana. Solo una chiara e accettata alleanza tra generazioni può essere in grado di rigenerare vita, libertà, educazione e comunità.



Detto rapporto può rappresentare, infatti, un fattore essenziale per ricostituire, nel tempo, quel tessuto unitivo che è stato sfilacciato, se non addirittura strappato, dall’imperante concezione individualista che sembra dominare non solo nei dibattiti culturali, ma anche sempre più approfonditamente nei clima vissuto dall’intera società. Tale individualismo cerca di negare ogni positività alla storia e alla tradizione, come se ciascuno di noi fosse come un fungo venuto su dal nulla. Giustamente, allora, il Papa insiste nel chiedere che i nipoti parlino con i nonni, perché questi costituiscono le radici senza le quali nessun albero può crescere. Questa insistenza indica la strada positiva per correggere gli errori madornali dell’individualismo, che sta producendo conseguenze amare e tristi per ogni persona, ogni famiglia e per l’intera società.



Fortunatamente, la vita reale esperimentata alla base della società non coincide con quella descritta ed auspicata dai tanti profeti di pazzie e di sventure. L’associazione NONNI2.0, nell’anno precedente al Covid, ha organizzato un concorso scolastico intitolato Io e i miei nonni: esperienze e riflessioni. Ebbene, i 2.500 temi arrivati da tutta Italia hanno messo in mostra lo straordinario legame intelligente ed affettivo che esiste tra nipoti e nonni. Legame totalmente ignorato dagli intellettuali e dagli “esperti” che si occupano, purtroppo, dello stato della nostra società. Invece, tale rapporto costituisce uno dei fattori che riesce a tenere insieme un corpo sociale che tenderebbe inesorabilmente alla disgregazione. Un serio rapporto tra nonni e nipoti semina nell’intera società più affetto, più realismo sui problemi che la vita inesorabilmente pone, più speranza di avere di fronte un destino positivo e buono. Anche per questo, l’evento del 27 aprile può trovare un terreno più fecondo di quanto non si pensi secondo l’attuale “pensiero unico”.



Ben venga, allora, un gesto del Santo Padre che vuole testimoniare di fronte a tutti, e non solo a parole, quanto sia importante per il mondo e per la Chiesa che venga dato risalto al rapporto nonni/nipoti. Malgrado le tante difficoltà di ordine logistico, si confida che la convocazione di Papa Francesco abbia una risposta molto positiva. Tra l’altro, l’incontro in piazza San Pietro avviene proprio in un momento in cui anche lo Stato italiano si sta occupando di tutte le problematiche che riguardano gli anziani, con i decreti attuativi della relativa legge, frutto del lavoro svolto dalla commissione specifica, presieduta proprio da mons. Paglia. Spero che tanti prendano sul serio questa insolita iniziativa della Chiesa.

— — — —

Abbiamo bisogno del tuo contributo per continuare a fornirti una informazione di qualità e indipendente.

SOSTIENICI. DONA ORA CLICCANDO QUI