Pierfrancesco Favino: “Quando dissi a mio padre che volevo fare l’attore…”

Pierfrancesco Favino è ospite di Silvia Toffanin a “Verissimo“. L’attore, tra le altre cose, ha parlato del padre, il quale inizialmente non accolse bene l’idea del figlio di recitare. Come affermato diverso tempo fa a Vanity Fair, lui decise di sfidare l’opposizione paterna, riuscendo infine a farlo ricredere: “Gli dissi ‘Voglio fare l’attore’ e papà rispose ‘Solo un coglione può fare una scelta del genere’. Risposi a tono: ‘Da qualcuno deve aver preso’. Poi però con lui ho ritrovato un rapporto, mi sono sentito dire ‘Ho capito che hai fatto tutto da solo e sono orgoglioso di te’. Ho scoperto che collezionava i ritagli di giornale con il mio nome e un po’ mi sono commosso”.



Pierfrancesco Favino, il ricordo della morte del padre

Pierfrancesco Favino ha ricordato così a Vanity Fair il tragico momento in cui apprese la morte del padre: “È il 2002. Sono nel deserto, nei panni del sergente Rizzo, sul set El Alamein. Un assistente di produzione viene incontro e mi guarda in modo strano. ‘Chiama tua sorella’, dice, poi abbassa gli occhi. Rientro in roulotte e le telefono. ‘Papà non c’è più‘, sussurra lei. Riaggancio e ho un momento di totale scollamento dalla realtà,. Mi osservo allo specchio. Nell’immagine riflessa c’è un tipo che mi somiglia, vestito in modo strano. Esco all’aria aperta. Mi chiedono se me la sento di continuare. Mi hanno già permesso di andarlo a trovare in precedenza e so che non potrò ripartire. Decido di girare. Mentre aspetto il mio turno sulla sedia, il dolore mi attraversa a ondate. Mi ferisce e prima di tornare come una fitta, lascia spazio a un’assurda euforia. Mi sento una balla di fieno trasportata dal vento in un film western. Quando torno a casa, al posto di papà, c’era una pietra col suo nome”.

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