Quando ad inizio 2021 fa nel giro di pochi giorni Papa Francesco rilasciò due diverse interviste a “Vanity Fair” e “La Gazzetta dello Sport” negli ambienti del Vaticano la “cosa” non passò in secondo piano: si parlò già all’epoca di crisi della comunicazione vaticana, in particolar modo i vertici di Vatican Media Center Andrea Tornielli e Paolo Ruffini oltre al direttore dell’Osservatore Romano Andrea Monda.
Ebbene, oggi Sandro Magister su L’Espresso prosegue nell’analisi del presunto retroscena di “crisi” tra il Pontefice e la comunicazione della Santa Sede: «L’ 1 marzo, su due pagine intere de L’ Osservatore Romano Paolo Ruffini tracciava un bilancio esaltante dei sei anni di vita del dicastero per la comunicazione di cui è prefetto». Pare però, riporta il retroscena de L’Espresso, che da Francesco non sia arrivato «il minimo grazie né a lui né agli altri comprimari del dicastero: da Andrea Tornielli, direttore editoriale, ad Andrea Monda, direttore de L’ Osservatore Romano».
GELO TRA PAPA FRANCESCO E LA COMUNICAZIONE IN VATICANO?
L’ultima novità è molto recente, ovvero il 24 maggio scorso quando il Papa si è recato nel palazzo dove vengono ospitati i media vaticani per celebrare i 160 anni dell’Osservatore Romano: invece che parole di miele, Bergoglio ha avuto non pochi rimproveri da rilevare sullo stile e la comunicazione del quotidiano Oltre Tevere. Diverso e opposto comportamento Papa Francesco – spiega ancora L’Espresso – lo ha tenuto a La Gazzetta dello Sport, dove ha chiuso un accordo per vendere in omaggio con la Rosea il libro “Lo sport secondo Papa Francesco”. Stando a quanto raccolto dal navigato vaticanista Magister, pochi giorni dopo (il 31 maggio) vi sarebbero stati colloqui non propriamente distesi prima con Tornielli e poi con Monda. «Troppo fresca era l’ umiliazione inferta ad entrambi e a Ruffini dalla visita papale del 24 maggio al loro quartier generale», scrive L’Espresso riportando la domanda secca posta dal Papa ai vertici della comunicazione in Vaticano, «quanti ascoltano la Radio, e quanti leggono L’ Osservatore Romano? […] Voi siete la montagna che partorisce il topolino…».
Ora, di certo non sappiamo quale realmente possa essere il giudizio intimo e personale del Santo Padre nelle vicende – seguite sempre molto attentamente – della comunicazione: in più, resta da notare come spesso in passato le ricostruzioni di Magister siano state connotate da una quasi mai “tenera” lettura delle vicende legate a Papa Bergoglio. Per quanto il Sussidiario.net può certificare, Monda e Tornielli sono due assoluti professionisti stimati e riconosciuti nel loro mestiere di giornalisti e comunicatori. Tradotto, nessuno davvero – tranne il Signore – può essere nella mente del Santo Padre per capire se vi sia davvero tale crisi o se le eventuali distanze possano essere tranquillamente sanate.