In principio fu l’accusa di 62 sacerdoti e teologi nel settembre 2017, poi la più recente lettera dell’aprile 2019 e ora questa, con 100 firmatari tra studiosi e preti che attaccano Papa Francesco reputandolo a vario titolo “eretico”, “superstizioso” e “sacrilego”. L’oggetto del nuovo documento firmato e diffuso su diversi siti cattolici in aperta contestazione del Pontificato di Bergoglio è l’ultimo Sinodo sull’Amazzonia e le sue conclusioni che in qualche modo aprono a «nuove strade» sul fronte dei preti sposati. «Noi sottoscritti chierici, studiosi e intellettuali cattolici, protestiamo e condanniamo gli atti sacrileghi e superstiziosi commessi da Papa Francesco, il Successore di Pietro, durante il recente Sinodo sull’Amazzonia tenutosi a Roma», si legge nella lunga lettera redatta in 7 lingue da studiosi, professori, storici, religiosi e sacerdoti, in pieno attacco al Pontefice che ha permesso, spiegano, ben «6 atti sacrileghi, gravi peccati» che se verranno seguiti porteranno «alla dannazione eterna». L’origine della protesta è quell’inizio del Sinodo con l’apertura dei giardini in Vaticano alla «adorazione idolatrica della dea pagana Pachamama»; si tratta della statuetta portata dal popolo dell’Amazzonia e che poi alcuni ignoti avrebbero rubato durante il Sinodo e lanciato nel Tevere. Secondo i firmatari del documento “Contro i recenti sacrilegi. Protesta internazionale al Papa”, «Il 4 ottobre Papa Francesco ha partecipato ad un atto di adorazione idolatrica della dea pagana Pachamama. Ha permesso che questo culto avesse luogo nei Giardini Vaticani, profanando così la vicinanza delle tombe dei martiri e della chiesa dell’Apostolo Pietro. Ha partecipato a questo atto di adorazione idolatrica benedicendo un’immagine lignea della Pachamama».



GLI ATTACCHI AL PAPA: DAL SINODO AL RAPPORTO CON L’ISLAM

Non solo, secondo il documento contro Bergoglio pochi giorni più tardi, il 17 ottobre, nella Messa conclusiva sul Sinodo per l’Amazzonia «ha ricevuto una ciotola usata nel culto idolatrico della Pachamama e l’ha collocata sull’altare. Lo stesso Papa Francesco ha confermato che queste immagini in legno sono idoli pagani. Nelle sue scuse per la rimozione di questi idoli da una chiesa cattolica, li ha chiamati specificamente Pachamama, nome di una falsa dea della madre terra secondo una credenza religiosa pagana del Sud America». Gli studiosi e religiosi citano poi alcuni cardinali e vescovi di alto rango – che non fanno parte della lettera firmata, occorre ricordarlo – che avrebbero definito quel culto pagano come una sorta di sacrilegio: «svariate caratteristiche di queste cerimonie sono state condannate come idolatriche o sacrileghe dal cardinale Walter Brandmueller, dal cardinale Gerhard Mueller, dal cardinale Jorge Urosa Savino, dall’Arcivescovo Carlo Maria Viganò, dal vescovo Athanasius Schneider, dal vescovo José Luis Azcona Hermoso, dal vescovo Rudolf Voderholzer e dal vescovo Marian Eleganti. Infine, anche il cardinale Raymond Burke ha dato la stessa interpretazione in un’intervista». Attacchi a Papa Francesco vengono poi fatti non solo sul Sinodo ma anche sul documento del 4 febbraio corso di fratellanza e pace con il Grande Imam della moschea di Al-Azhar: «qui si affermava che “il pluralismo e la diversità di religioni, colore, sesso, razza e linguaggio sono voluti da Dio nella Sua saggezza, attraverso la quale ha creato gli esseri umani. Questa saggezza divina è la fonte da cui discende il diritto alla libertà di credo e alla libertà di essere diversi”».



CHI SONO I 100 FIRMATARI DELLA LETTERA CONTRO PAPA FRANCESCO

Secondo i firmatari della lettera contro Papa Francesco «Il coinvolgimento di Papa Francesco nelle cerimonie idolatriche indica che egli intendeva dare a questa affermazione un senso eterodosso, il quale consente che l’adorazione pagana di idoli venga considerata un bene voluto da Dio in senso positivo. L’autorizzazione ad adorare chiunque o qualsiasi cosa diversa dall’unico vero Dio, la Santissima Trinità, è una violazione del Primo Comandamento». Tra le principali firme che hanno redatto questo durissimo capo d’accusa al Pontefice troviamo il filosofo morale John McCarthy, il teologo Brian Harrison, lo storico Roberto De Mattei (ex vicepresidente Cnr), il giurista Paolo Pasqualucci, il medievalista Claudio Pierantoni, il patrologo John Rist, il filosofo Josef Seifert, lo storico Henry Sire, la principessa Glorias Thurn und Taxis e John Henry Westen, il fondatore del sito di “oltranzismo cattolico” LifeSiteNews. Il vaticanista Marco Tosatti nel suo blog “Stilum Curiae”, spesso molto polemico sulle posizioni di Papa Francesco e sul suo Pontificato, nel presentare la lettera integrale contro “gli atti sacrileghi di Bergoglio (qui anche la lista con i nomi dei 100 firmatari)” sottolinea «siamo lieti di condividere con voi questa dichiarazione relativa al recente Sinodo sull’Amazzonia, e ad alcuni eventi che risono svolti nel quadro della manifestazione, oltre che a dichiarazioni pubbliche precedenti del Pontefice».