Martirologio Romano: “A Roma, deposizione di san Telesforo, papa, che, come attesta sant’Ireneo, nominato settimo vescovo dopo l’Apostolo, subì un glorioso martirio”.
Considerando Pietro il primo papa, Telesforo venne collocato all’ottavo posto. Mentre le date del suo pontificato sono incerte, le fonti antiche concordano sul fatto che egli resse la sede per undici anni. Tra i vescovi di Roma citati nella sua lista, Ireneo di Lione ricorda solo di Telesforo che “rese gloriosamente la testimonianza”, cioè che morì martire. Eusebio di Cesarea pone nel 128 gli inizi del suo episcopato, durato undici anni e che si sarebbe concluso nel 138. La durata di undici anni per il suo episcopato è attestata anche nel Catalogo Liberiano (undici anni, tre mesi e tre giorni), dal 127 al 137.
“Il Liber pontificalis, nr. 9, aggiunge una serie di notizie, come al solito non accertabili e verosimilmente fantasiose: Telesforo sarebbe stato precedentemente un anacoreta, avrebbe proceduto a quattro ordinazioni per un totale di dodici presbiteri, otto diaconi e tredici vescovi, sarebbe morto martire e sarebbe stato sepolto nel cimitero vaticano presso s. Pietro il 2 gennaio, e alla sua morte sarebbe seguito un periodo di sede vacante di sette giorni. In particolare a Telesforo sono attribuite alcune disposizioni disciplinari e liturgiche relative al digiuno prepasquale di sette settimane, alla messa notturna del Natale e alla introduzione del canto del Gloria nella messa” (Francesco Scorza Barcellona, Enciclopedia dei Papi).
Relativamente al digiuno prepasquale di sette settimane, una pratica di tale estensione non è attestata prima del secolo IV in Oriente, mentre si sa che a Roma tra i secoli V e VI si osservava un digiuno prepasquale di sei settimane. È dunque probabile che il provvedimento attribuito a Telesforo sia da intendere come il tentativo di imporre, all’epoca della composizione del Liber pontificalis, una disciplina più austera in proposito.
Quanto alla celebrazione della messa notturna del Natale, benché quella del Liber pontificalis costituisca la testimonianza più antica di questo uso, tale provvedimento risulta anacronistico per quest’epoca, perché l’introduzione della festa del Natale non è anteriore al secolo IV.
Per quel che concerne l’introduzione del canto del Gloria durante la messa, conviene osservare che nella prima redazione del Liber pontificalis la disposizione era limitata alla sola messa del Natale. In ogni caso non si hanno testimonianze del Gloria anteriori al IV secolo, e un intervento in proposito di Telesforo non può corrispondere a un dato reale. L’antica tradizione carmelitana, che pretendeva di far risalire le origini dell’Ordine al profeta Elia, annoverava tra i suoi adepti Telesforo, per la fama di anacoreta che gli veniva dalla notizia del Liber pontificalis.
Telesforo è l’unico papa del II secolo del cui martirio ci sono pervenute testimonianze attendibili. La memoria liturgica si celebra il 4 gennaio
— — — —
Abbiamo bisogno del tuo contributo per continuare a fornirti una informazione di qualità e indipendente.
SOSTIENICI. DONA ORA CLICCANDO QUI