La somministrazione del vaccino contro il papillomavirus (HPV) in concomitanza con un intervento chirurgico per lesioni cervicali precancerose può ridurre il rischio di recidiva delle lesioni e di altre malattie correlate all’HPV. Lo rileva uno studio condotto dai ricercatori dell’Imperial College, che hanno condotto una meta-analisi di 18 studi per valutare gli effetti della somministrazione del vaccino HPV sul rischio di reiezione e di recidiva delle lesioni. Così è emerso che la somministrazione di un vaccino contro l’HPV al momento dell’intervento chirurgico riduce del 58% il rischio di recidiva della malattia preinvasiva di alto grado.
La ricerca, pubblicata sul British Medical Journal, conclude che la vaccinazione contro l’HPV potrebbe ridurre il rischio di recidiva delle lesioni precancerose, in particolare se legate all’HPV16 o all’HPV18, nelle donne trattate con l’escissione locale (in cui una lesione anomala viene tagliata con un po’ di tessuto intorno). Ma gli autori dello studio hanno precisato che la qualità delle prove variava da molto bassa a moderata e hanno affermato che sono necessari ulteriori studi di alta qualità per confermare i risultati.
VACCINO HPV E RECIDIVDE: LO STUDIO SU BMJ
La vaccinazione contro l’HPV è altamente efficace nel prevenire lo sviluppo di lesioni cervicali precancerose (neoplasia intraepiteliale cervicale o CIN), che si dividono in tre gradi. Le donne trattate per una CIN di alto grado hanno un rischio elevato di cancro del collo dell’utero e di altri tumori maligni legati all’infezione da HPV. Alcune ricerche suggeriscono che la somministrazione di un vaccino preventivo contro l’HPV insieme al trattamento per la CIN potrebbe contribuire a ridurre il rischio in queste donne. I risultati mostrano che il rischio di recidiva di malattia preinvasiva di alto grado (CIN2+) è stato ridotto del 57% nelle persone vaccinate rispetto a quelle non vaccinate.
La stima dell’effetto è stata ancora più forte (una riduzione relativa del 74%) quando il rischio di recidiva di CIN2+ è stato valutato per la malattia correlata ai due tipi di HPV ad alto rischio (HPV16 e HPV18), che sono la causa della maggior parte dei tumori cervicali. Ma i ricercatori osservano che questi effetti non sono chiari a causa della scarsità di dati e del rischio complessivo di bias da moderato a elevato degli studi disponibili. Infatti, anche il rischio di recidiva di CIN3 di grado superiore è risultato ridotto nelle pazienti vaccinate, ma anche in questo caso la qualità dell’evidenza è risultata molto incerta.