LITE GOMEZ-GASPERINI, LA VERITÀ DEL PAPU
Sono passati mesi dal doloroso addio di Alejandro Gomez all’Atalanta: di quella vicenda, con il Papu messo fuori rosa e poi ceduto al Siviglia, si è detto molto ma le voci “ufficiali” non erano mai emerse in maniera chiara. Qualcosa sicuramente è accaduta: a rivelare la sua verità è stato Papu Gomez che, intervistato da La Nacion, ha confermato come la miccia sia stata accesa in occasione della partita di Champions League contro il Midtjylland, nella quale l’argentino si rifiutò di spostarsi a destra come indicato da Gian Piero Gasperini, e all’intervallo fu sostituito.
“Sapevo che sarei stato sostituito: avevo sbagliato, e infatti l’allenatore mi ha tolto” ha detto Gomez. Fino a qui però, sapevamo; quello che è rimasto dietro le quinte è il post-partita. Lo racconta appunto il Papu, che dice di essere stato fisicamente aggredito da Gasperini: comportamento che il calciatore ha ritenuto inaccettabile, tanto da presentarsi al presidente Percassi e dirgli “Sono disposto a restare, ma voglio le scuse del tecnico”. Le quali, però, non sarebbero mai arrivate: nella versione di Gomez, all’allenamento seguente lui si sarebbe scusato senza però ricevere lo stesso di ritorno. Da qui, la frattura insanabile.
LA REPLICA DI GASPERINI A GOMEZ
A quel punto infatti, Gomez racconta di essere tornato dal presidente: questa volta però chiedendo la cessione, perché “non potevo più lavorare con Gasperini”. Percassi però gli avrebbe negato la possibilità di accasarsi altrove, con la conseguenza di essere messo fuori rosa. Fino a questo momento abbiamo parlato della versione del Papu, perché le parole di Gasp sono di altro tenore: replicando alle dichiarazioni del suo ex numero 10, l’allenatore dell’Atalanta ha infatti detto – a gazzetta.it – che “gli atteggiamenti di Gomez in campo e fuori erano diventati inaccettabili per me e per i suoi compagni”, affermando poi che l’aggressione fisica sia stata in realtà del Papu ai suoi danni. Ancora, Gasperini ha fatto sapere che “il vero motivo per cui è andato via da Bergamo è per aver gravemente mancato di rispetto ai proprietari del club”. A questo punto viene da chiedersi dove sia la reale versione dei fatti: probabile che sia una “mediazione” delle due ricostruzioni, ma questa è un’ipotesi nostra che chiaramente non può trovare conferma. Quello che interessa è che un sodalizio fantastico, e che ha portato l’Atalanta dove è tuttora, si è improvvisamente interrotto, probabilmente per orgoglio e incapacità di tornare sui propri passi. Di chiunque si stia parlando.