Gianluigi Paragone è un fiume in piena sul green pass. Il leader di Italexit è intervenuto oggi ai microfoni di Omnibus e ha messo nel mirino Mario Draghi: «Alla luce delle dichiarazioni del presidente Draghi mi sembra che ci sia un fatto nuovo: il presidente Draghi dice “l’invito a non vaccinarsi coincide con l’invito a morire”. É una dichiarazione di una estrema gravità e mi verrebbe da dire quindi che diventa ipocrita la scelta del governo di non rendere obbligatorio il vaccino stesso».



Gianluigi Paragone ha poi aggiunto: «Invece giocano ancora sul crinale dell’obbligatorietà spinta ma non disciplinata. Io voglio dire che non c’è alcuna norma primaria che obblighi al vaccino. Ma se arrivi a dire che senza vaccini si muore, sei un irresponsabile. I casi sono due: o non ti fidi delle case farmaceutiche o non è vera questa cosa».



PARAGONE: “GREEN PASS PROFONDAMENTE DISCRIMINATORIO”

Gianluigi Paragone ha poi definito il certificato verde estremamente selettivo: «É una sfida liberale a questo punto. Il green pass è profondamente discriminatorio. Mi devono spiegare perché il vaccino è gratuito, ma se io, dentro il perimetro della legge, non mi vaccino e utilizzo i tamponi o il sierologico devo pagare. E’ una discriminazione basata sul reddito: se ho i soldi posso non avvalermi del vaccino». L’ex grillino ha poi lanciato una provocazione al governo: «Sciogliamo questo nodo gordiano, vogliono andare verso l’obbligatorietà? Si prendano le responsabilità: scrivano una norma, si assumano le piene responsabilità, calcolino i possibili danni da vaccino e quindi un fondo di risarcimento, e evitino che chi va a farsi il vaccino firmi una manleva nei confronti di tutti – ha concluso Paragone – Non so per quanto tempo avranno intenzione di ballare il minuetto sul green pass e altre cose».

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