”Al posto degli uomini abbiamo messo i numeri, al posto della compassione nei confronti delle sicurezze umane abbiamo messo l’assillo dei riequilibri contabili”: con queste parole di Federico Caffè, Gianluigi Paragone ha iniziato il suo attacco a Mario Draghi. Una scelta non casuale, considerando che Caffè è stato il “maestro” dell’attuale primo ministro, finito senza sconti nel mirino del senatore di Italexit: «Lei ha provato a fingersi sociale, ma le sue parole rivelano l’innervatura neoliberista che le ha permesso di fare carriera e rivelano la neo-lingua degli “incappucciati della finanza”. Lei è un incappucciato della finanza, signor Draghi».



Un giudizio durissimo quello di Paragone su Draghi, con tanto di passaggio sull’euro: «Lei insiste a definire l’euro irreversibile. Anche per la DDR il muro lo era ma non aveva fatto i conti con la disperazione della gente». E ancora: «Lei ha parlato di futuro, quale? Quello che costruirete col pilota automatico? Dove portano queste riforme col pilota automatico? Al trionfo delle multinazionali, della finanza, alla sostituzione del capitale umano con l’intelligenza artificiale».



PARAGONE VS DRAGHI: “LEI É QUI PER SVENDERE L’ITALIA”

«Il green sarà un nuovo regalo alle economie straniere», ha proseguito Gianluigi Paragone contro Draghi: «Il neoliberismo produrrà aumento della disoccupazione, chiusura della piccola impresa e disperazione delle banche, ma lei è qui per questo, per completare l’opera di transizione dell’Italia da potenza industriale mondiale a parco divertimento altrui, perché questo insegnano in Goldman Sachs». L’ex esponente del Movimento 5 Stelle ha rincarato la dose: «Lei è qui per chiudere quel processo di svendita cominciato con le privatizzazioni del Britannia… Lei è qui per consegnare gli italiani al mangiafuoco dei mercati. Si può togliere il cappuccio, ormai lei è il governatore dell’Italia». Qui di seguito il video dell’intervento completo di Paragone