Clima di alta tensione sul dossier green pass a Stasera Italia. Corradino Mineo e Gianluigi Paragone protagonisti di uno scontro vibrante sulle scelte del governo, questo il parere dell’ex parlamentare dem: «Nessuno ha la verità rivelata in tasca. Quello che è chiaro è che i vaccini riducono statisticamente il rischio. Non ti mettono completamente al sicuro. Questa riduzione statistica del rischio è importantissima: terapie intensive e fragili sono il problema, il governo non può non prendere delle misure per tutelare la salute pubblica».



«Il green pass al momento non è un obbligo del vaccino, chi non si vuole vaccinare deve fare il tampone: è il minimo imponibile», ha aggiunto Mineo, scatenando la reazione di Paragone: «Ogni 48 ore e a pagamento, alla faccia delle libertà». Il leader di Italexit ha poi rincarato la dose: «E’ discriminazione, ha ragione Cacciari: io non posso andare a fare un tampone a pagamento ogni 48 ore».



SCONTRO MINEO-PARAGONE A STASERA ITALIA NEWS

Corradino Mineo ha replicato così all’ex grillino: «Allora facciamo come quella famiglia no vax, nella quale una ragazza ha preso il virus in Spagna e la figlia più piccola è morta». Paragone non ha usato mezzi termini: «Ci sono centinaia di anziani che sono stati sbattuti nelle Rsa a morire e non si può indagare». Durissima la presa di posizione di Licia Ronzulli, esponente di Forza Italia: «Sei ridicolo». Dopo il vivace botta e risposta, Gianluigi Paragone ha tenuto a precisare: «Per me il green pass è discriminatorio, considerando che il vaccino è gratuito ed il tampone è a pagamento: quanto costa andare a mangiare la pizza o a teatro? Se i tamponi fossero gratuiti andrebbe già meglio, considerando che il vaccino è gratuito. I ragazzi nelle scuole dovranno fare un tampone ogni 48 ore? Gli deve diventare un naso grosso così? O i ragazzi entrano con il vaccino, e dovete dirlo chiaramente, o è previsto il tampone ogni 48 ore. Io vedo delle grosse difficoltà».

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