L’inchiesta sul grave incidente avvenuto a Ciao Darwin può proseguire. Rischiava clamorosamente di saltare perché Gabriele Marchetti, l’uomo rimasto paralizzato dopo la caduta ai rulli del Genodrome, non poteva firmare la denuncia. Ora lo ha fatto la moglie per procura. La novità è stata riportata da Il Tempo, secondo cui il pericolo è stato dunque scongiurato. Il caso relativo alla denuncia era scoppiato qualche settimana dopo l’incidente. L’assenza di una querela firmata dalla vittima rischiava di mettere a repentaglio l’indagine e che tutti gli atti stilati dalla procura nella prima fase venissero annullati. Ma la svolta è arrivata e l’inchiesta, al momento contro ignoti, può accertare eventuali responsabilità dei responsabili del programma o dei produttori del gioco. L’obiettivo è anche quello di dare giustizia ad una vittima, perché il concorrente 54enne non può più muoversi. Ora questo lavoro degli inquirenti potrebbe servire dure a rendere più sicuri i giochi delle trasmissioni televisive.



PARALIZZATO A CIAO DARWIN: MOGLIE FIRMA DENUNCIA

Nel caso di Gabriele Marchetti non era possibile procedere di ufficio. L’articolo 590 del codice penale prevede che sia la persona offesa a sporgere denuncia, di suo pugno, per consentire l’apertura dell’indagine per lesioni gravissime. Ma il concorrente di Ciao Darwin rimasto paralizzato non poteva mettere la sua firma, a causa della paralisi legata proprio all’incidente. Il pm ha chiesto al giudice di nominare un curatore speciale, la moglie della vittima. Il gip ha rigettato la richiesta spiegando che Gabriele Marchetti è capace di intende e volere. Il problema è che il suo corpo lo costringe a restare immobile, anche se la sua mente è lucida. In questi casi c’è la Procura speciale, acquisita davanti al notaio, con cui un familiare può presentare denuncia al posto della vittima. Il documento è stato presentato e la denuncia è stata depositata. Stando a quanto riportato da Il Tempo, il pm Alessia Miele non ha mai smesso di lavorare, convinto che il 17 aprile sia stato commesso un reato che riguarda la sicurezza sui luoghi di lavoro, crimine per il quale non serve la querela della vittima.



INCIDENTE RULLI, PROSEGUE INCHIESTA: “È INFORTUNIO SUL LAVORO”

Gabriel Marchetti, così come tutti i concorrenti dei programmi tv, non firmano solo documenti sulla privacy e care per deresponsabilizzare la produzione. Ricevono un compenso, come ogni lavoratore. Offrono una prestazione partecipando agli show televisivi, con i produttori che tra l’altro realizzano degli utili. Per questo, secondo quanto riportato da Il Tempo, in Procura ritengono che intercorra un regolare rapporti di lavoro. Nel caso specifico, il concorrente rimasto paralizzato ha riportato dunque un infortunio sul lavoro. Il pm Alessia Miele ha dunque continuato a lavorare per accertare eventuali responsabilità e dare giustizia al concorrente rimasto paralizzato, visto che nessuna relazione tecnica ha mai affermato il contrario. Ora dunque che la beffa legale è stata comunque scongiurata, il lavoro degli inquirenti prosegue. Al 54enne romano non resta che lottare per migliorare la sua condizione in attesa di sapere se è stato vittima di un incidente che poteva essere evitato in qualche modo ed eventualmente da chi.

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