LA PARATA-FAKE PER IL 9 MAGGIO: UCRAINA SFOTTE LA RUSSIA

Attesa per settimane, ridimensionata nella sua parte “aerea” (ufficialmente per motivi di tempo avverso, ma il meteo non era affatto pessimo a Mosca) e “attenzionata” da tutto il mondo: la parata in Russia per le celebrazioni del Giorno della Vittoria (il 9 maggio di 77 anni fa la sconfitta delle forze naziste, ndr) era attesa per valutare le intenzioni reali di Vladimir Putin sull’operazione speciale in Ucraina.



Ebbene, dal Governo di Kiev si è preferito lanciare una sorta di “sfottò” al Cremlino in quella che anche in Ucraina rappresenta una giornata di celebrazioni per gli stessi identici motivi (non va dimenticato infatti che nel 1945 esisteva l’Unione Sovietica, perciò non v’era differenza tra Russia o Ucraina): gli account social del Governo ucraino hanno rilanciato un video che mostra una parodia della parata militare avvenuta stamane in Piazza Rossa a Mosca.



PARATA 9 MAGGIO, ZELENSKY “RISPONDE” A PUTIN

Carri armati sì, ma con sfilate di lavatrici, condizionatori e frigoriferi: le buffe immagine hanno fatto il giro del mondo, così come gli elicotteri che fintamente alzano in volo con appresso climatizzatori e buste della spesa.

Il “gioco” lanciato dall’Ucraina aveva il solo scopo di ridicolizzare e sfottere la propaganda russa nel “Giorno della Vittoria”, nelle stesse ore in cui il Presidente Putin interveniva sul placo della parata per esprimere la sua “versione” sulla guerra, «intervento preventivo in quanto la Nato si trovava ai nostri confini». A rispondere alla Russia non ci ha pensato però solo un video-parodia, ma anche il Presidente Volodymyr Zelensky ha voluto replicare con un suo personale video celebrativo per la Giornata della Vittoria: «Il nostro nemico sognava che avremmo rinunciato a celebrare il 9 maggio e la vittoria sul nazismo. Nessuno deve appropriarsi di questa vittoria». Con una chiosa che pare più di una minaccia alla Russia, Zelensky aggiunge al video Facebook diffuso «Stiamo lottando per la libertà dei nostri figli, e quindi vinceremo. Non dimenticheremo mai cosa hanno fatto i nostri antenati durante la Seconda guerra mondiale, in cui morirono più di otto milioni di ucraini. Molto presto ci saranno due Giorni della Vittoria in Ucraina. E qualcuno non ne avrà nessuno».