Paratici non ci sta e si schiera contro l’inibizione stabilita in seguito alla sentenza relativa alle plusvalenze della Juventus. L’ex dirigente bianconero, negli ultimi anni al Tottenham, non ha intenzione di arrendersi e di accettare lo stop di 30 mesi, ampliato dall’Italia anche all’estero. Per questo, il direttore sportivo sta presentando ricorso per cancellare la sentenza a livello internazionale e tornare a lavorare quanto prima con gli Spurs.



Nella sentenza per le plusvalenze fittizie emessa dalla Figc, la stessa che ha portato oltre al -15 in classifica alla Juventus, sono stati inibiti molti dei dirigenti ex bianconeri, all’epoca dei fatti nella dirigenza della Vecchia Signora. Fabio Paratici era il ds di quella Juve e il capo dell’area sport: è stato lui, infatti, ad avere la “pena” più severa, corrispondente a 30 mesi di inibizione al lavoro su territorio nazionale. La sentenza è stata in seguito ampliata.



Paratici attende la sentenza e fa ricorso

In seguito alla decisione della Figc di inibire, tra gli altri, anche Fabio Paratici, costretto a 30 mesi di stop, la Fifa ha ampliato la sentenza a livello mondiale. La decisione è stata presa dalla Commissione Disciplinare della Fifa e ha costretto il dirigente a congedarsi dal Tottenham. L’ex bianconero, però, ha deciso di presentare ricorso formale alla Fifa. L’ex ds resta però in attesa della sentenza prevista in Italia per il 19 aprile. Il Collegio di Garanzia del Coni è chiamato a decidere sull’inchiesta e potrebbe annullare i punti di penalizzazione per i bianconeri, così come riabilitare gli ex dirigenti della Juventus.



L’inibizione di Paratici è un problema non da poco per il Tottenham, che si è trovato senza il dirigente proprio nel momento in cui era stato incaricato di trovare il sostituto di Conte per la panchina per il prossimo anno. Nel momento in cui la Fifa ha preso la decisione dell’estensione della squalifica, inoltre, erano iniziati anche i discorsi per il prolungamento di contratto per Harry Kane, in scadenza nel 2024.