Grande rabbia a Bergamo dopo la pubblicazione dei verbali del Cts. Il Comitato “Noi denunceremo”, composto dai parenti delle vittime di coronavirus, hanno preso una posizione netta con una nota firmata da Luca Fusco e Consuelo Locali. «Ci siamo presi il tempo di leggere ed analizzare tutti i documenti desecretati ieri pomeriggio., Riteniamo che i contenuti dei documenti emersi, particolarmente quelli che anticipano il lockdown nazionale, denotino che chi ha ammazzato la nostra gente non siano stati ‘il nemico invisibile’ o il ‘virus assassino’», la posizione del Comitato, che ha poi messo nel mirino l’ennesimo caso di mala gestione italiana, evidenziando che adesso è chiaro perché si sia deciso di tenere degli atti pubblici secretati per così tanto tempo.



PARENTI VITTIME CORONAVIRUS: “UMILIATI DA VERBALI CTS”

Nella nota dei parenti delle vittime di coronavirus di Bergamo si legge inoltre: «Come rappresentanti dei familiari delle vittime ci sentiamo umiliati ed offesi. Crediamo che quei documenti rappresentino un oltraggio alla decenza ed al pudore. Per questo motivo, non intendiamo rilasciare dichiarazioni alla stampa fino a quando riterremo necessario ritornare a farlo». Il Comitato “Noi denunceremo” ha evidenziato che il suo silenzio sarà quello di tutti i familiari delle vittime, non unicamente di quelle di Covid-19, «ma anche di quelle che a causa dell’emergenza hanno dovuto posticipare cure ed operazioni importanti e che, pur potendo sopravvivere, ci hanno lasciato in questi mesi. Migliaia».

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